Unione comuni Valdichiana senese: gruppo minoranza “Alleanza per la Valdichiana” chiede di costituire una società partecipata dei soli comuni per la gestione integrale degli acquedotti per ‘calmierare’ i prezzi e ridistribuire gli utili conseguiti

La redazione di  uno studio di fattibilità  per la  costituzione di una società partecipata esclusivamente  da tutti i Comuni dell’Unione della Valdichiana senese che provveda alla gestione integrale degli acquedotti dei Comuni facenti parte dell’Unione stessa e dei relativi impianti di depurazione, indicando i costi/benefici e, al contempo, per invitare i Comuni facenti parte dell’Unione a rinnovare le concessioni attualmente in corso per lo stesso termine finale, ai fini di  una eventuale revoca simultanea delle concessioni da parte di tutti i Comuni dell’Unione ove l’oggetto di studio venga attuato. Questa la richiesta contenuta in una mozione presentata dal gruppo di minoranza “Alleanza per la Valdichiana”. Nel documento si ricorda tra l’altro che i“gestori, nati come società pubbliche, hanno successivamente aperto le porte del proprio capitale a partecipazioni private” e che tale “ operazione di apertura del capitale ha determinato l’ingresso nel mercato del SII toscano di importanti players nazionali ed internazionali che hanno acquisito quote che variano dal 40 al 48% del capitale delle società . Per analizzare la governance di un’impresa – aggiunge la mozione -occorre senz’altro identificare i portatori del capitale sociale e in generale si può affermare che ciò che caratterizza l’azienda è il capitale di comando che imprime l’azione di governo, costituendo la fonte primaria dell’imprenditorialità aziendale; attraverso le nomine, gli incarichi e i poteri che vengono attribuiti agli individui demandati della gestione, si rendono esplicite le volontà di coloro che hanno deciso di investire i propri capitali”. La mozione evidenzia poi che i Comuni di Cetona, S. Casciano Dei Bagni, Sarteano, Pienza e Trequanda hanno dato “la concessione ad Acquedotto del Fiora s.p.a. per la gestione dei propri acquedotti e impianti di depurazione con partecipazioni sociali insignificanti, pari, per ciascun Comune allo zero virgola qualcosa” e che i Comuni di Chianciano Terme, Chiusi , Montepulciano, Sinalunga e Torrita di Siena, hanno dato la concessione a Nuove Acque s.p.a. per  la gestione dei propri acquedotti e impianti di depurazione,” anch’essi con partecipazioni sociali insignificanti,  pari per Ciascun Comune allo zero virgola qualcosa.”La minoranza ricorda inoltre che l’utile prodotto da Acquedotto del Fiora spa  nell’esercizio  2020 è stato di 18,73 milioni di euro e, nell’esercizio  2021 di  20,17 milioni di euro e che l’utile prodotto da Nuove acque s.p.a. nell’esercizio 2020  è stato di euro 5,29 milioni nell’anno 2020 e, nell’esercizio 2021 di euro 6,95 milioni di euro. “Il motivo di tali utili risiede nel fatto che le entrate (ossia i pagamenti delle utenze effettuati dai cittadini) sono di gran lunga superiori agli investimenti ed a ogni altra attività svolta dai concessionari. Ciò costituisce- dice sempre la mozione –  una stortura sociale che deve essere corretta nel senso che sarebbero opportuno che siano solo i Comuni a detenere tutte le partecipazioni sociali e non anche società private che mirano al puro profitto. In buona sostanza, nel nostro caso, costituendo detta società partecipata solo dai Comuni appartenenti all’Unione, che potrebbe chiamarsi “Acquedotto dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese”; si avrebbe un vantaggio economico e sociale. Ciò porterebbe, come alternativa positiva conseguenza, la possibilità di poter effettuare prezzi “calmierati” dell’acqua oppure, la possibilità dei Comuni di poter  ridistribuire gli utili conseguiti, a mezzo delle rilevanti partecipazioni societarie,  in favore della medesima collettività, mediante redistribuzione di tali utili per lavori ed opere di interesse  collettivo.”