Vendemmia Top alla Cantina dei vini tipici dell’aretino

Di Claudio Zeni

La meteorologia a dispetto di chi ci si affida come all’Oracolo di Delfi non si può definire certo una scienza esatta. Troppe variabili, troppi cambiamenti repentini. Chi  si attendeva una vendemmia tardiva sull’onda del 2019 sembra al momento costretto  a ricredersi. «Salvo scompensi climatici dell’ultimo momento prevediamo un anticipo di maturazione di almeno una decina di giorni rispetto allo anno scorso – annuncia Gianni Iseppi, deus ex machina della Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino di Ponte Chiani (Ar) -; in questi giorni cominceremo i test di controllo fisiologico delle uve e salvo sorprese prevediamo una vendemmia di qualità ottima con punte di eccellenza».  «La fioritura è iniziata intorno alla terza decade maggio e si è svolta in un clima ideale caratterizzato da giornate calde, secche, ottima allegagione, che ha portato ad una buona architettura dei grappoli contraddistinti da una bella ramificazione del rachide – prosegue Iseppi – la diffusione della peronospora e di altre malattie è sempre stata sotto controllo, anche grazie all’elaborazione dei dati rilevati dalle tredici centraline agrometeorologiche ubicate dalla nostra cooperativa in tutta la provincia di Arezzo presso i nostri viticoltori, mentre per quanto riguarda la tignola è attualmente sotto controllo del nostro agronomo, che da tempo ha predisposto le trappole sessuali per la cattura e la conta di questo lepidottero, che se non contrastato al momento opportuno, può causare problemi finali di muffa grigia e marciume acido sulle uve». I viticoltori soci della Cantina aretina sono inoltre intervenuti con adeguati interventi di cimatura e potature verdi, al fine da garantire ai grappoli il massimo di esposizione, luce e nutrimento, anche in esecuzione a quanto proposto dal governo nel D.L. 34 Contenimento volontario della produzione, una misura anticovid onde facilitare una migliore qualità nei vigneti con contributi che corrispondono a 500/800/1.100 euro a ettaro per prodotti IGT/DOC/DOCG, con un abbattimento di almeno il 15% rispetto a una produzione media.  «Lo stato di salute delle uve è quindi eccezionale quest’anno e questo ci fa essere molto fiduciosi sul risultato finale» conclude Gianni Iseppi.