A Montepulciano niente sagre fino alla fine della stagione 2020 .Unanime decisione delle associazioni, sotto il coordinamento del Comune

Fino al termine della stagione 2020, sul territorio del Comune di Montepulciano non si terranno sagre: lo hanno affermato, al termine di una consultazione promossa dal Comune, le associazioni che, nell’ambito delle loro attività, fanno somministrazione di cibi e bevande.Due le motivazioni alla base della scelta, che hanno pesato in misura uguale: la difficoltà di predisporre cucine e luoghi per la consumazione di pasti in linea con le direttive anti-Covid, e una dimostrazione di solidarietà civica verso gli operatori, già pesantemente colpiti dalla crisi. Dunque, abitanti e visitatori potranno degustare le squisitezze enogastronomiche del territorio rivolgendosi ai tradizionali esercenti (ristoranti, pizzerie, bar), mentre le manifestazioni confermate in calendario si asterranno dalla proposta culinaria, fatte salve alcune collaborazioni che si realizzeranno con operatori locali. Soddisfazione per la decisione viene espressa dall’Amministrazione Comunale che ha coordinato la consultazione e che ha promosso più di un incontro con le associazioni per definire il “piano di ripartenza”.D’altra parte è risaputo che proprio la ristorazione occasionale, in mancanza di sponsor, di biglietterie o di altri incassi, costituisce per molte associazioni l’unica, vera fonte di finanziamento. Quindi, mentre da una parte si loda lo slancio di solidarietà, da un’altra si dovrà monitorare la stabilità della vita associativa.Il Sindaco e la Giunta hanno poi tenuto in particolare considerazione anche il ruolo sociale ricoperto dagli eventi; ruolo che si manifesta a tavola ma anche in cucina. Anzi, è proprio nella fase di preparazione che avviene l’incontro tra generazioni ed è la collaborazione a creare e cementare rapporti. Anche per questo motivo dall’Amministrazione è partito l’impulso, rivolto a tutte le associazioni, ad ideare e mettere in programma iniziative che promuovano l’incontro, lo scambio, la collaborazione per obiettivi comuni, in una parola la “socialità”.