Torrita di Siena: elezioni amministrative; Giacomo Grazi (Pd) “se sarò confermato sindaco farò l’allenatore e non il centroavanti come ho fatto fino ad oggi”.Il primo cittadino torritese non si pente di aver portato avanti il progetto di fusione con Montepulciano poi naufragato con il referendum che l’ha bocciato

di Leonardo Mattioli

Giacomo Grazi, sindaco uscente del Pd  di Torrita di Siena, è pronto a impegnarsi più che mai per riconquistare alle prossime amministrative la guida del comune a capo di una lista di centrosinistra  con il sostegno pieno dei democratici. Infatti pochi giorni il Pd torritese lo ha riconfermato all’unanimità  candidato sindaco proprio quando in molti pensavano che Grazi avesse finito la sua esperienza politica dopo il naufragio del progetto di fusione con Montepulciano bocciato clamorosamente dal referendum popolare, progetto che il primo cittadino ha portato avanti sempre mettendoci la faccia e , come detto nella trasmissione televisiva di NTI “Agenda rossa”, non pentendosi affatto di averlo fatto perchè ci ha sempre creduto  fino in fondo. Dalla bocciatura del referendum Grazi, come ha ricordato lui stesso, ha rimesso le deleghe al vice sindaco prendendosi una pausa di riflessione per uscire dalla bagarre”ma comunque  rendendosi  disponibile a ricandidarsi . Una disponibilità che il Pd ha colto positivamente riconfermandogli  infatti fiducia. Rispondendo poi alle serrate domande della direttrice di NTI Francesca Campanelli, che non gliele ha mandate a dire, Grazi  ha negato di aver “spaccato”il partito con quel referendum che in effetti ha creato divisioni tra i democratici e ha confessato di non essersi aspettato quei numeri che gli hanno respinto il progetto (contro quasi il 68% dei cittadini).”Non mi assumo questa responsabilità – avverte – e ho preso  atto della sconfitta; ma ora andiamo avanti. Quel capitolo è chiuso. Io non parlerò più della fusione”. Ha anche smentito le “voci di corridoio” secondo le quali se il referendum fosse passato Andrea Rossi si sarebbe potuto candidare per la terza volta a sindaco del nuovo ente nato dalla fusione mentre lui avrebbe avuto un incarico di prestigio. Sempre a proposito  di Andrea Rossi, Grazi si è detto convinto che farà bene anche il presidente della Vecchia Cantina di Montepulciano dove è stato appena eletto. Grazi ha anche negato di aver mai minacciato di  voler presentare una lista civica ,”io sono del Pd- ha precisato – e resto nel mio partito”. Quanto alla “squadra” che lo accompagnerà in questa nuova campagna elettorale, Grazi ha confermato che sostanzialmente resterà quella che è anche se non ha  escluso che ci possa essere qualche  cambiamento  probabilmente per qualcuno che vuole lasciare “per stanchezza”. Quanto alla”rottura” con il consigliere regionale Stefano Scaramelli, leader dei renziani senesi, Grazi  ha ammesso che c’è stata al rinnovo del congresso provinciale del partito “quando abbiamo avuto visioni diverse” . Quanto agli sviluppi  del congresso nazionale del Pd, Grazi ha detto di essere indeciso tra Nicola Zingaretti e Maurizio Martina anche se poi subito dopo ha confessato di “rivedersi più” nel secondo. Infine sui possibili suoi  avversari nella corsa a sindaco Grazi ha rivolto un “in bocca al lupo” a tutti anche se non si sa esattamente quanti saranno, forse un candidato della lista espressione del  comitato “No fusione” e sicuramente un candidato del centrodestra che potrebbe essere Lorenzo Vestri della Lega:” se dovesse essere lui spero che resti in consiglio comunale come opposizione ma se dovesse vincere almeno saprebbe fare la maggioranza perché ha esperienza”.