Sarteano: inaugurata la nuova struttura “Durante e dopo di noi ”  dedicata ai ragazzi disabili e collegata alla Misericordia. Al taglio del nastro, dopo la benedizione del Vescovo Manetti, il governatore della Misericordia Grassi, il rappresentante della Regione Scaramelli e i sindaci di Sarteano Landi e di Chiusi Bettollini insieme al vicesindaco di San Casciano dei Bagni Carletti

Di Leonardo Mattioli

Ci sono voluti alcuni anni ma alla fine il Governatore della Misericordia Vincenzo Grassi  è riuscito a portare a casa un risultato grandioso e a realizzare il suo “sogno”: quello di aver fatto  costruire, accanto e collegata alla sede principale della Misericordia, una struttura dedicata ai ragazzi disabili del territorio. I posti sono in pratica 6, anche se il contributo arrivato dalla Regione Toscana che ha raddoppiato quello statale, ne prevedeva solo 5. A Sarteano saranno cinque più uno e saranno a disposizione di tutte le famiglie della Valdichiana senese del sud che ne avranno bisogno. Non a caso alla cerimonia hanno partecipato anche i rappresentanti dei comuni limitrofi come Juri Bettollini di Chiusi e Agnese Carletti di San Casciano dei Bagni a testimoniare come il progetto di Grassi si sia realizzato, come ha sottolineato il primo cittadino di Sarteano Francesco Landi, anche grazie al lavoro di squadra tra territorio e regione Toscana che ha avuto come punto di riferimento Stefano Scaramelli, già sindaco di Chiusi (il progetto prese le mosse proprio quando era  primo cittadino)e ora presidente della commissione sanità regionale.La struttura inaugurata, la prima nella provincia di Siena, è stata realizzata interamente da una ditta di Sarteano, la Tosco-Edil di Fabio Tamagnini, proprio per far lavorare i cittadini della comunità. Prima del taglio del nastro, anticipato dalla banda musicale, la comunità sarteanese con decine e decine di volontari della Misericordia ( lungo l’applauso a loro riservato)arrivati da tutta la regione e non solo, hanno invaso la Chiesa di San Francesco dove è stata celebrata una messa  dal Vescovo della Diocesi Stefano Manetti insieme al parroco don Fabrizio. Sempre in Chiesta Grassi ha voluto ricordare la genesi del progetto di questa nuova struttura a disposizione di tutta la Valdichiana e la nascita dell’associazione delle famiglie che avranno il compito di controllare il suo funzionamento  rispetto alle esigenze dei ragazzi. Un progetto nato quando ancora la regione non aveva stanziato alcun contributo e quando ancora non era stata varata la legge nazionale. Un progetto portato a termine grazie all’intervento della Banca Valdichiana con la quale è stato acceso un lungo mutuo che ha permesso di realizzare la costruzione in attesa dei contributi. Nel frattempo è stato “formato” anche il personale mentre sono partiti alcuni corsi per rendere i ragazzi disabili “autonomi e indipendenti con dignità” attraverso la musicoterapia ( grazie al Maestro Alberto Terrosi che proprio all’inaugurazione ha fatto suonare alcuni di questi giovani), il teatro con Gabriele Valentini, la ceramica con Fabrizio Rocchi. In futuro è prevista anche l’ippoterapia. Insomma un programma a 360 gradi che permetterà alla nuova struttura di poter seguire questi ragazzi anche “dopo di noi”, cioè quando i genitori non ci saranno più e anche dopo che avranno superato i 65 anni ( la legge infatti da questo punto di vista è sempre stata carente). Un “sogno” quindi quello di Grassi che si è realizzato anche grazie al lavoro di tutti, come ha sottolineato Landi, “perché se è vero che serve la Provvidenza poi servono anche gli uomini e le istituzioni”. Istituzioni appunto come quella regionale che ha sempre visto in prima linea Scaramelli che si è battuto per far raddoppiare il contributo statale tanto che “oggi sul territorio della Valdichiana ci sono per questi ragazzi dei servizi specifici che forse per i ragazzi nati in città non ci sono”.Infine a portare il saluto delle Misericordie della Toscana (sono 313 con 400 sedi operative) è stato il presidente regionale Alberto Corsivori che è anche il responsabile delle “emergenze”:” se non ci fossero i nostri presidi –ha detto – molti bisogni dei cittadini non potrebbero essere soddisfatti visti che lo Stato sta arretrando”.All’inaugurazione anche i rappresentanti delle forze dell’ordine (Carabinieri e Polizia municipale), della società della salute del territorio, del Lions Club di Chiusi che ha contribuito alla realizzazione del progetto con una serie di iniziative finalizzate alla raccolta fondi e delle contrade della Giostra del Saracino di Sarteano-