Chiusi: alla stazione si è fermato il primo Frecciarossa diretto a Milano. Migliaia di persone, la banda musicale chiusina, tanti sindaci del territorio  hanno festeggiato la sosta del treno ad Alta Velocità che collega l’area vasta del sud della Toscana e dell’Umbria occidentale alle grandi direttrici. Ora si tratta, come ha annunciato il sindaco Juri Bettollini, di lavorare “tutti insieme” per far diventare il treno da stagionale a permanente e magari potenziarlo. Le premesse ci sono: il biglietto del treno è collegato infatti a una scontistica generale per la cultura, l’arte, le terme e l’enogastronomia e quindi per  incrementare il turismo

Di Leonardo Mattioli

Dopo tante discussioni e anche parecchie polemiche il “Frecciarossa”, come promesso dal sindaco di Chiusi Juri Bettollini, è arrivato ieri sera da Roma alla stazione di Chiusi-Chianciano ( per la verità con qualche minuto di ritardo), si è fermato, ha fatto salire i primi passeggeri ed è ripartito per Milano tra i saluti , gli applausi e la musica della banda chiusina diretta dal Maestro Roberto Fabietti che per l’occasione ha anche scritto e fatto suonare l’inno “Alta velocità”. Migliaia le persone accorse per assistere a questa fermata “storica”del treno ad Alta Velocità e tra di loro oltre al primo cittadino anche coloro che l’hanno voluta fermamente come l’ex sindaco e ora consigliere regionale Stefano Scaramelli, l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli e l’ex viceministro dei trasporti il senatore socialista Riccardo Nencini.  Sono i “quattro moschettieri” che hanno lavorato a questo obiettivo fin dal 2015 superando ostacoli difficili come il cambio di guardia del governo che l’anno scorso ha rimesso in discussione gli accordi che prevedevano il “Frecciarossa” dal dicembre scorso. Poi  solo con un lungo e difficile lavoro certosino il sindaco di Chiusi, l’assessore Ceccarelli e lo stesso Scaramelli  sono riusciti a  ricucire i rapporti con il nuovo vertice di Trenitalia e a strappare l’impegno per la fermata a Chiusi dal 9 giugno ma limitato alla stagione estiva. Poi si vedrà se prolungarlo. Dipenderà ovviamente dal flusso di passeggeri che prenderà questa linea per fermarsi a Chiusi da Roma e da Milano e quindi dalla convenienza economica per Trenitalia. Per questo, come ha anticipato Juri Bettollini, è stato deciso di collegare al biglietto ferroviario una scontistica generale per chi arriva alla stazione della Valdichiana e poi vuole impegnarsi in giri culturali, artistici, termali, enogastronomici etc. Una sorta di voucher turistico che permetterà a chi lo acquisterà non solo di poter prendere il “Frecciarossa” ma anche di usufruire di una serie di sconti per visitare musei, entrare alle terme,  utilizzare dei bus per percorrere degli itinerari fantastici in Toscana e nella vicina Umbria. Insomma un notevole incentivo per il turista che volesse fermarsi in questa area vasta che ha tanto da offrire. E’ una scommessa che tutti i primi cittadini del territorio interessato hanno fatto per uscire  dall’isolamento dei piccoli borghi e diventare una meta competitiva. Solo così sarà possibile incrementare il flusso turistico e “convincere” le Ferrovie dello Stato che la fermata a Chiusi è conveniente dal punto di vista economico. Insieme a Bettollini tanti sindaci del territorio ci credono e hanno voluto far sentire la loro vicinanza partecipando alla megafesta organizzata dal primo cittadino di Chiusi con tanto di porchetta e vino. Oltre alla giunta e ai consiglieri di maggioranza di Chiusi non hanno voluto mancare all’appuntamento i sindaci Michele Angiolini (Montepulciano),Francesco Landi (Sarteano),Matteo Burico (Castiglione del Lago), Agnese Carletti (San Casciano dei Bagni), Fausto Risini (Città della Pieve),Roberto Cottini (Cetona), Giacomo Grazi (Torrita di Siena) oltre a tanti assessori. Presente per la Lega anche il sen. Luca Brizziarelli. Ma soprattutto tanta , tanta gente. Presente anche l’attrice Cristina Capotondi (foto) che quando non lavora vive nel suo casale a San Casciano dei Bagni e l’on. Debora Bergamini di Forza Italia, sua grande amica. A vederli tutti assiepati alla stazione in attesa del treno sembrava di rivedere un film degli anni ’60 in bianco e nero. Non  a caso il sindaco Bettollini, per rispondere in maniera ironica a chi lo aveva criticato per la festa a base di porchetta e vino definendolo un “provincialotto” e un “ragazzo di campagna” ha fatto proiettare su uno schermo appositamente montato un o spezzone di un vecchio film di Renato Pozzetto dal titolo proprio “Ragazzo di campagna”.  La scena inquadrava l’attore vestito da contadino con altri villici  seduto di fronte ai binari di una stazione in attesa di veder passare un treno. Evidentemente uno dei pochi svaghi per quelle persone di quell’epoca .E quando questo treno passava Pozzetto esclamava :“il treno è sempre bello!”. Frase ripetuta da Bettollini aggiungendo che “ce ne vorrebbe qualcuno di più”.Proprio per questo, dopo aver fatto la genesi che ha portato a questo primo risultato tra tante difficoltà, Bettollini ha voluto anticipare quello che verrà spiegato prossimamente nel dettaglio in una conferenza stampa nazionale dedicata alle opportunità turistiche legate al prezzo del biglietto. E ha voluto anche anticipare che ci saranno dei bus collegati all’arrivo del “Frecciarossa” che dalla stazione di Chiusi partiranno per Siena e dei bus per Arezzo dove la mattina potranno prendere il treno ad Alta Velocità per Milano.”Il treno- ha ricordato – è stagionale e ‘a mercato’ ma noi, tutti insieme come territorio possiamo fare in modo che la stazione di Chiusi possa competere con Milano e Roma. Il treno non è né di destra né di sinistra ma dei cittadini. Per questi chiediamo unità politica per fare in modo che il treno ci sia per tutto l’anno e magari venga anche potenziato. Questo treno per il nostro territorio è una grande opportunità per collegarci alle grandi città”. Infine dopo gli interventi di Ceccarelli e Nencini, ha chiuso Stefano Scaramelli che poco prima di fronte al treno fermo in stazione si era abbracciato con Bettollini, come non succedeva da tempo. “Devo riconoscere – ha detto Scaramelli- che il merito principale di questo risultato è di Juri Bettollini.Lo riconosco. Lui è riuscito a portare a conclusione un sogno, quello dell’alta velocità, che avevamo e che io ho sempre avuto come figlio di ferroviere”.