Idee Musicali, presentato il terzo festival di Castiglione del Lago: dal 2 febbraio al 29 marzo è “[R]evolution”

Nella Sala della Musica “Franco Marchesini” di Castiglione del Lago, sede della prestigiosa Scuola di Musica del Trasimeno, si è svolta questa mattina la presentazione della terza edizione della rassegna “Idee Musicali”, organizzata dall’associazione “Gli Insensati”. Alla presenza del sindaco di Castiglione del Lago, Matteo Burico e dei musicisti dell’associazione, è stato illustrato il programma degli eventi a partire dal 2 febbraio e fino al 29 marzo.Un progetto musicale innovativo, pensato da tre musicisti per il territorio in cui sono cresciuti e si sono formati artisticamente. “Idee Musicali” è un festival che ha debuttato con successo nel 2018 per iniziativa dell’associazione “Gli Insensati”, costituita dai giovani musicisti umbri Damiano Babbini, Catherine Bruni e Margherita Sanchini. «Idee Musicali è un’eccellenza che vogliamo valorizzare», afferma il sindaco Matteo Burico, in sede di conferenza stampa. «Quando ci hanno parlato di questo progetto, l’amministrazione lo ha subito appoggiato, sia perché è di Castiglione del Lago, sia perché proietta Castiglione del Lago su un palcoscenico importante. L’obiettivo è che negli anni questo festival sia potenziato, abbia più risorse e coinvolga più persone. Per noi coltivare le nostre eccellenze è un grande punto di partenza: se crescete voi, cresce anche Castiglione del Lago». «Siamo tre musicisti cresciuti in questa scuola, che oggi ospita i nostri eventi, e in questi luoghi, sui quali oggi vogliamo investire energie in prima persona, anche come forma di restituzione a un territorio che ci ha dato tanto», dichiarano Gli Insensati. «Ognuno di noi ha, a oggi, la sua carriera da musicista e da docente, ma crediamo fortemente che questo luogo, e in special modo questa Sala della musica, possano e debbano diventare un polo culturale d’eccellenza del comprensorio del Trasimeno e dell’Umbria in generale». «Rivoluzionario è in fondo anche come vediamo il nostro progetto – proseguono i musicisti – così aperto alle contaminazioni artistiche più diverse, con fiducia nel valore profondo dell’arte e con la speranza che diventi davvero un momento fondante per la collettività tutta, per una sempre maggiore vitalità culturale e artistica del territorio».[R]evolution è il titolo della terza edizione di ‘Idee Musicali’: l’evoluzione della musica, da Vivaldi a Bach, da Brahms a Stravinsky fino ai compositori contemporanei, ma anche la Rivoluzione, quella di Schönberg, Beethoven (del quale quest’anno ricorre il 250esimo anniversario dalla nascita) e quella interpretativa degli artisti che si avvicenderanno sul palco. La stagione si aprirà il 2 febbraio con le “Tetrascrizioni” di Tetraktis Percussioni, che proporranno brani del repertorio classico e contemporaneo riletti e rivoluzionati per un ensemble di sole percussioni. Il 23 marzo protagonista Luigi Maio, il musicattore, con “In viaggio con Rossini e Paganini”, dove si realizza, per mezzo di abili parodie musicali, un’esilarante beffa teatral-cameristica da cui affiorano aspetti didattici e biografico-artistici inediti del compositore marchigiano e del violinista genovese. Il 1° marzo sarà la volta della rivoluzione in musica di Brahms e Schönberg con Francesco Fiore, per venticinque anni prima viola dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, il Quartetto Ascanio e il violoncellista Andrea Nocerino. Il 15 marzo spazio a “rEEvolution”, l’omaggio de Gli Insensati e del pianista Matteo Gobbini a Beethoven. Il 29 marzo infine sarà in programma “Suite dreams”, performance per violoncello, voce e danza della violoncellista Naomi Berrill con le ballerine Linda Pierucci e Noemi Biancotti. Tutti i concerti si svolgeranno di domenica presso la Sala della Musica “F. Marchesini” in via B. Buozzi 78 con inizio sempre alle ore 18.L’associazione “Gli Insensati” nasce dall’iniziativa di tre musicisti che hanno fatto i primi passi presso la Scuola di Musica del Trasimeno e che oggi, con le loro carriere avviate e affermate, hanno a cuore il loro territorio. Il nome richiama quello dell’Accademia degli Insensati, attiva a Perugia nel XVI secolo. Per gli intellettuali che componevano questa accademia l’insensatezza andava interpretata non tanto come irragionevolezza o mancanza di criterio, quanto come volontà di allontanamento dai “sensi”, dalla bassezza e dall’ignoranza, per mirare alle altezze dell’intelletto. Gli Insensati si rifanno dunque a questo significato più profondo, che richiama la fiducia nel valore dell’Arte in tutte le sue manifestazioni.