𝐂𝐨𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐕𝐚𝐥 𝐝’𝐄𝐥𝐬𝐚 il 28 ottobre 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐚 𝐢𝐥 𝐓𝐞𝐧𝐞𝐧𝐭𝐞 paracadutista 𝐑𝐨𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐁𝐚𝐧𝐝𝐢𝐧𝐢 nell’82° anniversario della battaglia di El Alamein. 𝐁𝐨𝐫𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐢𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐬𝐮𝐨 𝐧𝐨𝐦𝐞 𝐞 𝐮𝐧 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐩𝐚𝐧𝐧𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐚𝐥 𝐜𝐢𝐩𝐩𝐨
Nell’82° Anniversario della battaglia di El Alamein torna come ogni anno la commemorazione dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia e del Comune di Colle di Val d’Elsa. Nella piazza intitolata a Roberto Bandini nella sua città natale, lunedì 28 ottobre, alle ore 10.30, alla presenza delle autorità militari e civili, avrà luogo la ventiquattresima cerimonia di commemorazione del tenente paracadutista Roberto Bandini nella città colligiana. Tra le presenze confermate, oltre al sindaco di Colle di Val d’Elsa Piero Pii, tante autorità e studenti delle superiori che ogni anno presenziano alla ricorrenza con il pubblico colligiano. Durante la manifestazione sarà deposta una corona d’alloro in memoria del paracadutista. Al termine sarà proclamato anche il vincitore tra gli studenti partecipanti alla borsa di studio “Roberto Bandini un Colligiano esempio per le nuove generazioni” organizzata dall’ Anpi di Siena per sensibilizzare sulla figura della medaglia d’oro. Sarà, inoltre, svelato anche il nuovo pannello informativo al cippo commemorativo che raccoglie la storia di Bandini.Questa la motivazione del conferimento della medaglia d’oro al valor militare postuma al tenente paracadutista. «Comandante di un centro di fuoco sulla linea di resistenza, attaccato da preponderanti forze motorizzate sostenute dall’intenso efficace tiro di artiglieria, reagiva con perizia e valore riuscendo ad arrestare l’impeto nemico e a ristabilire la situazione con audace contrassalto. Ferito, continuava a mantenere il comando del centro sottoposto alla pressione nemica. Attaccato nuovamente, resisteva imperterrito a malgrado delle gravi perdite subite e quindi contrassaltava con violenza. Gravemente ferito una seconda volta, persisteva nell’impari lotta alimentando lo spirito combattivo dei suoi valorosi paracadutisti col suo eroico esempio. Colpito per la terza volta protraeva l’azione, culminante in epica mischia all’arma bianca, finché cadeva sull’estremo lembo della posizione da lui contesa all’avversario per tre giorni con ammirabile tenacia. Purissimo esempio di leggendario eroismo, chiudeva la sua giovane esistenza al grido di «Avanti la Folgore. Viva l’Italia».