3mila persone per Wine&Siena 2025.Altri risultati: 600 operatori accreditati lunedì 27 gennaio e 150 giornalisti. Sold out tutti gli appuntamenti. Soddisfazione dagli organizzatori anche per un pubblico prevalentemente di 30enni, curiosi e consapevoli

Circa 3mila persone per Wine&Siena 2025, 600 operatori accreditati lunedì 27 gennaio e 150 giornalisti. Questi i dati della conferenza stampa finale di Wine&Siena che oggi ha visto la premiazione del vincitore di Tra Borghi e Cantine, il percorso enogastronomico nei borghi della provincia di Siena che si svolge in attesa della manifestazione senese che da dieci anni apre l’anno enoico e un intero periodo di eventi di The WineHunter. Si chiude dunque Wine&Siena che al Santa Maria della Scala ha accolto oltre 150 aziende enogastronomiche nazionali per oltre 600 etichette, aziende accuratamente selezionate dalle commissioni d’assaggio di The WineHunter e insignite del prestigioso The WineHunter Award: espositori di vino, cibo, spirit e birra, insieme a Extrawine e Consorzi.  Insieme al vino, le eccellenze della gastronomia, 60 prodotti circa tra cioccolati, formaggi, olio, carni e salumi, birra, salumi, pasta, riso, cereali, grappe e liquori, birra e non solo dalla Campania all’Alto Adige passando da Toscana, Marche, Abruzzo. E tante occasioni di approfondimento, degustazione e arte. “Questi sono i numeri che abbiamo riscontrato e di cui siamo davvero molto soddisfatti –  ha detto Kathrin Alber, Gourmet’s International, collaboratrice di Helmuth Kocher da 10 anni – Grazie davvero a tutti, a tutta la città di Siena, alle sue istituzioni, il Comune, il Santa Maria della Scala, l’Università, la Camera di Commercio, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, il Monte dei Paschi di Siena e la Camera di Commercio, i ragazzi delle scuole Artusi e Ricasoli, Confcommercio Siena, tutto lo staff di Gourmet’s. Insieme ai numeri abbiamo avuto un pubblico di qualità, persone giovani, curiose, appassionate di scoprire l’eccellenza dei vini che The WineHunter seleziona”. Soddisfazione che anche Stefano Bernardini, presidente Confcommercio Siena ha ribadito. “Dieci anni fa abbiamo iniziato, abbiamo fatto questa scommessa, e siamo arrivati qui – ha osservato – Ci dobbiamo sempre rinnovare, anche quest’anno lo abbiamo fatto, penso ad esempio ai tanti eventi Fuori Wine&Siena, e i risultati ci sono srati. I numeri ci danno ragione. Anche tutte le iniziative all’interno di Wine&Siena, così come quelle fuori, sono andate esaurite. Fondamentale è la qualità del prodotto. Grande soddisfazione anche per l’età media dei visitatori, attorno a 30 anni, un pubblico che viene qui a degustare e scoprire”.“Wine&Siena sta crescendo, siamo arrivati ad un punto in cui abbiamo più richieste dagli operatori rispetto a quanti ne possono essere collocati – ha continuato Bernardini – Vorremmo aumentare le presenze senza abbassare qualità, continuando a collaborare con l’arte e gli eventi. Questa è una manifestazione di richiamo nazionale ormai, coerente a ciò che volevamo fare: ovvero dare forza al turismo senese in un periodo fragile. Anche quest’anno le risposte dal tessuto economico e sociale è positivo. Ci dispiace forse che ancora tutti non credano in questa manifestazione. D’obbligo il grazie alla tante persone che lavorano, a Confcommercio, il Comune, la Fondazione Santa Maria della Scala, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Il Monte dei Paschi, il Santa Chiara Lab, l’Università di Siena, l’Archivio di Stato, il Museo del Cristallo di Colle, i ragazzi dell’Artusi e Ricasoli, i locali che hanno collaborato con noi”. “C’è una generazione di 30enni curiosi e consapevoli che sono diventati protagonisti di Wine&Siena – ha fatto notare Gianpaolo Betti, Enotempora e co-organizzatore della manifestazione – La loro massiccia partecipazione è un fatto importante tanto più che sono arrivati qui con il catalogo, hanno fatto tante domande, hanno voluto scoprire il vino. Sono venuti a fare esperienza di questo mondo in un contesto di grandissima arte, molti non conoscevano il Santa Maria della Scala e tutti ne sono rimasti affascinati”. Tornando a Tra Borghi e Cantine, a vincere l’edizione 2024, con i voti della giuria di giornalisti e figure del mondo della ristorazione e dell’enogastronomia, è la trattoria Il Pozzo a Montalcino, storico locale a S. Angelo in Colle, al confine della Val d’Orcia con la Maremma. Gestita dalle sorelle Franca e Paola Binarelli, fautrici delle più antiche ricette della tradizione culinaria regionale, i loro piatti lo scorso 24 ottobre hanno incontrato i vini dell’azienda Talenti di Montalcino.