A San Casciano dei Bagni il Relais Fonteverde ha ospitato un incredibile evento legato a una sfilata delle “marigine” che insieme ad abiti preziosi hanno indossato gioielli prestigiosi, il tutto accompagnato da un superlativo canto lirico e da un pianista eccezionale
Di Leonardo Mattioli
“Sinergie d’Arte” è sicuramente il nome adatto con il quale descrivere l’evento molto particolare e molto esclusivo che ha ospitato il Relais “Fonteverde” di San Casciano dei Bagni diretto da General Manager Piero Magrino. In poche parole si è trattato di mettere insieme le “marigine” che sono le oramai più che conosciute modelle del territorio che fanno capo alla stilista internazionale Maria Rita Giurlani, da tempo residente in zona, e farle sfilare tra i tavoli degli ospiti della terrazza del Relais che si affaccia sul Monte Amiata con Radicofani e la Val di Paglia sullo sfondo. Una sfilata che non si è limitata alla sola passerella delle “marigine”, tutte hanno indossato abiti preziosi insieme a gioielli prestigiosi, quelli della maestro orafo Andrea Falcioni. Il tutto accompagnato da un eccezionale canto lirico in sottofondo con un pianista in credibile .Ma la sorpresa è stata anche un’altra. Infatti la stilista Maria Rita Giurlani ha voluto stupire tutti creando un abito da sera in pochi minuti sotto gli occhi divertiti e increduli del pubblico utilizzando la tecnica del “Moulage”, una antica tecnica che oramai pochi conoscono. Quello di ieri sera a Fonteverde è stato il primo di una serie di eventi “con i quali vogliamo proporre l’immagine del bello e del lusso nella nostra struttura di San Casciano» ha poi raccontato il direttore Piero Magrino. A sfilare, creando momenti di intensa emozione tra i tavoli degli ospiti “a numero chiuso”, sono state le “marigine” Abby Jones, Carolina Bologna, Ilaria Palazzi, e Stella Tonalini acconciate e truccate dalle parrucchiere chiancianesi Erica Rossi, Lauretta Meo, Nicoletta Giulianelli, Serena Massai, e da Imma Nucera di San Casciano. «Appartengo ormai a questo territorio, che mi ha accolto con calore e gentilezza dove ho trovato la collaborazione e la professionalità necessarie per creare eventi di questo livello e che ringrazio di cuore» ha detto soddisfatta Maria Rita Giurlani, al termine della sfilata.«Abbiamo accettato questa collaborazione per la commistione di generi: l’idea di proporre gioielli creati da noi per una sfilata di alta moda, unita al canto lirico , crea un’interazione culturale che abbraccia musica, lusso, gioielli e canto che è la forma più alta di arte – ha poi fatto presente Andrea Falcioni . Il parallelismo tra moda e gioielli è perfetto:rappresentano due eccellenze del Made in Italy riconosciute in tutto il mondo,inoltre, realtà come la nostra sono paragonabili ad una sartoria di alta moda nel senso che disegniamo e realizziamo esclusivamente pezzi unici fatti su misura per i nostri clienti». Perfetta e apprezzatissima l’integrazione musicale del Sopranista Paolo Anziliero accompagnato magistralmente dal pianista Fernando Diaz. «il mio registro vocale rimanda ad un passato glorioso, italiano, che ha reso celeberrima l’Italia e l’Opera nel mondo» ha chiosato Paolo Anziliero al termine dell’evento.
Cos’è il Moulage :
come ha spiegato la stilista Maria Rita Giurlani è una tecnica sartoriale completamente manuale,che richiede pazienza, creatività e tanta esperienza, con la quale il tessuto viene scolpito direttamente sul manichino mediante l’utilizzo di spilli, nastri e forbici, che permette di realizzare immediatamente un capo unico e pregiato. Questa tecnica è usata in Alta Moda e permette la visione immediata del modello da creare, soprattutto quando si tratta di un modello molto complesso e con drappeggi. Ciò consente allo stilista di creare subito un impatto visivo diretto di quello che poi sarà la sua creazione e di conseguenza poter gestire già lo stile e la vestibilità del capo finito, senza disegnare un figurino e utilizzare le tecniche standard della modellistica. Un vestito realizzato con questa tecnica è un vestito unico, spesso irriproducibile anche se realizzato dalla stessa persona. Per imparare bene questa tecnica è necessario immedesimarsi nella percezione dello spazio, della tridimensionalità e pensare in termini astratti di volumi, ispirandosi alla fisicità della persona che indosserà il capo.