Ad Arezzo banda ultra larga bloccata, assessore regionale Ciuoffo scrive al ministro
di Tiziano Carradori
L’assessore regionale alle infrastrutture digitali e all’innovazione, Stefano Ciuoffo, ha scritto una lettera al ministro e alla viceministra delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini e Teresa Bellanova, per chiedere lo sblocco della realizzazione del collegamento a banda ultra larga in provincia di Arezzo.Da due anni infatti si attengono le autorizzazioni necessarie a far si che Open Fiber, la società che installa le infrastrutture di rete, possa attraversare con i cavi a banda larga l’autostrada A1 per connettere i comuni di Civitella in Val di Chiana, Lucignano e Monte San Savino.“Gentile Ministro – scrive infatti l’assessore Ciuoffo – in riferimento alla realizzazione degli interventi previsti dal Piano Nazionale Banda Ultralarga, vogliamo sottoporre alla vostra attenzione le criticità causate dal mancato rilascio delle autorizzazioni necessarie da parte di Autostrade per l’Italia e del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, impedimenti che si protraggono da quasi due anni”.Secondo l’assessore regionale “la necessità di copertura in banda ultralarga in tutto il territorio nazionale è diventata ancor più evidente, a seguito dell’emergenza da COVID-19 e delle restrizioni che l’intera popolazione ha dovuto affrontare con il lockdown. Le misure di isolamento, lo smart working, la didattica a distanza hanno reso essenziali ed urgenti questi interventi infrastrutturali”. Il problema riguarda non soltanto i circa 21.000 abitanti nei tre comuni aretini, ma anche quelli che risiedono nei comuni limitrofi e nelle medesime dorsali, e che sono nell’impossibilità di usufruire di servizi di banda ultralarga in questo momento di estrema difficoltà a causa, di fatto, del mancato completamento di tali infrastrutture. “Chiediamo – conclude Ciuoffo – la vostra collaborazione al fine di giungere in tempi rapidi al rilascio dei nulla osta necessari all’esecuzione dei lavori, in modo da accelerare la creazione di un’infrastruttura digitale nazionale”.