Asl Toscana sud est : promuovere percorsi di vita indipendente per le persone con disabilità, corso formativo dell’Asl

Ascolto, coprogettazione, ruolo delle famiglie e delle professionalità sanitarie nell’accompagnamento delle persone con disabilità verso un progetto di vita che sia più consono alle proprie esigenze. È con questi obiettivi che il Dipartimento dei Servizi sociali dell’Asl Toscana Sud Est, in collaborazione con la fondazione Riconoscersi, ha promosso una formazione specifica rivolta a tutto il personale dell’Azienda che si occupa del percorso di presa in carico. “Il progetto individuale personalizzato partecipato: attuazione nei servizi socio-sanitari” è articolato in quattro incontri che hanno preso il via ieri mattina e al quale hanno partecipato 105 dipendenti (assistenti sociali, medici, psicologi). La prima giornata del corso ha visto la presenza anche dei funzionari della Direzione Sanità, welfare e coesione sociale di Regione Toscana ed è stato presieduto dal professor Daniele Piccione, consigliere parlamentare del Senato della Repubblica, docente di Istituzioni di diritto pubblico e diritto pubblico avanzato presso l’Università Unitelma di Roma, coordinatore dei lavori di stesura dei decreti attuativi della Lg. 227/21 delega in materia di disabilità e dalla professoressa Cecilia Maria Marchisio, associata di Pedagogia speciale e dell’inclusione presso all’Università degli studi di Torino e responsabile del Centro Studi per i diritti e la vita indipendente. «L’obiettivo della formazione, – spiega la direttrice dei Servizi sociali dell’Asl Tse, Patrizia Castellucci, – è costruire insieme a tutte le figure professionali coinvolte dei percorsi ad hoc per favorire l’autonomia delle persone con disabilità anche alla luce della normativa in materia. La persona con disabilità e la propria famiglia, dovranno essere accompagnati dai professionisti territoriali (assistenti sociali, educatori, specialisti) in un percorso di costruzione del proprio progetto di vita partendo dall’ascolto: i loro desideri e la loro volontà devono essere la prima tappa di questo percorso di costruzione. L’auspicio è quello di poter attuare una vera rivoluzione culturale che renda possibile la costruzione del progetto di vita secondo i principi della convenzione Onu».