Castiglion Fiorentino: la scultrice Claudia Chianucci realizza la copia in gesso della ‘Pietà’  Bandini per i Musei Vaticani

“Dopo la riproduzione del Cristo legato alla colonna che il Mercoledì Santo porta in Processione la Confraternita della Misericordia, nuovo capolavoro riprodotto dalla nostra concittadina Claudia Chianucci che questa volta ha realizzato la copia in gesso della famosa Pietà Bandini, la celebre opera di Michelangelo Buonarroti posta all’interno dei Musei Vaticani. Complimenti vivissimi a Claudia”. Anche il sindaco Mario Agnelli si complimenta con l’artista-insegnante Claudia Chianucci per aver realizzato insieme al collega Rocco Spina una copia della Pietà Bandini di Michelangelo esposta in maniera stabile in una sala dei Musei Vaticani. Dal 2020 Claudia Chianucci insegna al Liceo Artistico di Porta Romana a Firenze che, oltre ad essere una scuola, appunto, vanta una tradizione centenaria anche come Opificio dove vengono riprodotte opere di tutto il mondo. “La mattina insegno” – spiega Claudia Chianucci – “mentre nel pomeriggio realizzo copie”. In questi anni ne ha realizzate alcune decine “ma” – continua l’artista-insegnante – “quella più faticosa è stata una copia di un tondo di Giovanni Della Robbia, ho dovuto modellare la creta, e per grandezza la copia della Pietà Bandini”. Ci sono voluti circa 3 mesi per realizzare la copia della Pietà Bandini (2,8 metri di altezza), il cui originale si trova nel Museo dell’Opera del Duomo a Firenze e che rappresenta una delle opere più tormentate di Michelangelo. L’opera-copia in questione fa parte di un progetto nato alcuni anni fa con l’allestimento della mostra “LE TRE PIETÀ DI MICHELANGELO” che ha toccato le città di Firenze, Milano e Roma e che vedeva le tre Pietà, Bandini, Rodanini e quella Vaticana a confronto.  Alla conclusione della mostra i Musei Vaticani hanno stabilito di acquistare il calco fiorentino, commissionando una copia ai docenti Spina e Chianucci. “Il Liceo Artistico custodisce una Gipsoteca con le opere scultore più famose al mondo. Avere l’opportunità di osservale e studiarle in un modo non usuale rende il mio lavoro meraviglioso” conclude Claudia Chianucci.