Castiglione del Lago: prosegue con successo a Palazzo della Corgna la mostra “Cinema dipinto e storie di sale salvate e perdute”. Grande attesa per l’inaugurazione del “Nuovo Cinema Caporali”
Manca un mese all’inaugurazione del “Nuovo Cinema Caporali” e a Castiglione del Lago c’è curiosità e attesa per scoprire la piccola multisala del centro storico di Castiglione del Lago, che si porrà all’avanguardia in Umbria per qualità delle proiezioni e comfort dello spettatore. Un’inversione di tendenza, si spera significativa, in un periodo storico che vede molti più cinematografi chiusi e trasformati in spazi commerciali rispetto all’apertura di nuove sale o al restauro di quelle esistenti. Per avvicinare lo spettatore all’evento di dicembre Lagodarte Impresa Sociale, che gestisce lo spazio espositivo di Palazzo della Corgna e poi il rinnovato cinematografo, ha pensato ad una mostra temporanea dedicata al cinema e alla storia della sala cinematografica castiglionese, dell’area in cui sorge, e a quelle storiche sale umbre che purtroppo non ci sono più. La mostra si intitola “Cinema Dipinto e Storie di sale salvate e perdute” e contiene materiale unico e originale, proveniente dal Museo del Cinema a Pennello di Montecosaro (MC): inaugurata il 22 ottobre resterà visitabile fino al 22 gennaio 2023.«Questa mostra è un percorso che ha come principale filo conduttore un’esposizione di bellissimi e introvabili bozzetti originali dipinti dai più grandi pittori “cartellonisti” italiani e stranieri – ha spiegato Piero Sacco, presidente di Lagodarte e curatore del percorso espositivo insieme a Luca Petrucci – e da cui venivano realizzati i manifesti e le locandine promozionali delle pellicole. Abbiamo in esposizione una trentina di bozzetti con i relativi manifesti o locandine, da “Ombre Rosse” di Ballester, fino a “Ricomincio da tre” di Massimo Troisi e a “La voce della luna” di Fellini dell’inizio degli anni Novanta dello scorso secolo, periodo nel quale la pittura, con la relativa tecnica artistica, venne sostituita dalla fotografia e dall’intervento della computer grafica». Si tratta quindi di pezzi unici al mondo, opere suggestive realizzate con varie tecniche e stili dai maggiori cartellonisti italiani e stranieri: Ballester, Brini, De Seta, Olivetti, Ciriello, Innocenti, Fiorenzi, Ferrini, Piovano, Sciotti, Jano, Simeoni, Casaro e Milo Manara.E ci saranno a breve novità nel materiale esposto: dall’8 dicembre arriveranno nuovi bozzetti, come quello del film Premio Oscar “Ieri, oggi, domani” di Vittorio De Sica con la famosa e iconica scena dello spogliarello di Sofia Loren (Mara) davanti a Marcello Mastroianni (Augusto) accompagnato dal brano “Abat-Jour”; poi verrà installata una nuova vetrina con il foulard rosso originale di Peppone dei film della saga di “Don Camillo”, la pistola e cinturone di Ringo, la maglia di Sergio Castellitto utilizzata nel film dedicato a Fausto Coppi. «La mostra è arricchita dal racconto, attraverso la riproduzione e l’esposizione di documenti originali provenienti dall’archivio storico del Comune di Castiglione del Lago e poi foto, disegni, rendering e un’installazione multimediale, della sala cinematografica castiglionese e dell’area in cui sorge dall’Unità d’Italia ai giorni nostri. Dal dibattito politico post unitario sulla destinazione dell’area del convento dei frati Agostiniani, dove si pensava ad una naturale prosecuzione di uso per la realizzazione dell’Ospedale Civico, per passare all’idea di realizzare un teatro ai primi del Novecento, alla profonda ristrutturazione degli anni Sessanta (periodo in cui si erano trovate anche altre aree per il cinema) fino ai giorni nostri in cui, per rispondere alle sfide del presente, la sala è stata nuovamente ristrutturata radicalmente con la realizzazione di due sale di proiezione, una sala polivalente e l’ampliamento di ingresso e servizi». Sfide del presente che purtroppo non tutte le sale cinematografiche hanno vinto: i fotografi Stefano Rossi e Francesca Meocci sono andati alla ricerca di quel che resta di alcune sale umbre chiuse da tempo, cercando di cogliere l’eco dei ricordi e delle emozioni personali o di un’intera comunità, l’atmosfera unica e irripetibile di certi cinema “che non ce l’hanno fatta”, ma che la mostra vuol ricordare con pochi ma significativi scatti. «Un ringraziamento va a Paolo Marinozzi, grande appassionato collezionista e fondatore del Museo del Cinema a Pennello, a Luca Petrucci per le ricerche storiche e gli allestimenti espositivi; un grazie al contributo creativo di Simone Pucci e Manuel Petrucci (Movimento Creative Label) e Giacomo Cardone per i contenuti audiovisivi. Infine un grazie per i consigli e per le testimonianze di molti cittadini che hanno partecipato alla realizzazione del breve video che è proiettato alla mostra: Carlo e Ottorino Bagaglia, Luigi Becherini, Silvano Cerri, Enrica Maccarini». Hanno collaborato Paolo Magionami, Walter Basiglini, Daniela Dottorini e tutti gli operatori di Lagodarte.