Castiglione della Pescaia :”Quadri etruschi raccontano. Il mito e il rito da Caere a Vetulonia”. Al MuVet dal 27 marzo una mostra di straordinarie lastre dipinte. Per la prima volta in Toscana le straordinarie lastre dipinte recuperate dalla Guardia di Finanza
La mostra “Quadri etruschi raccontano. Il mito e il rito da Caere a Vetulonia. Un nuovo straordinario recupero della Guardia di Finanza” inaugura, mercoledì 27 marzo alle 17.00, la stagione espositiva 2024 del MuVet-Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia.Protagoniste esclusive dell’allestimento sono quattro lastre etrusche in terracotta dipinta provenienti da scavi clandestini presso Cerveteri, l’etrusca Caere, salvate dal mercato illegale grazie all’insostituibile attività di vigilanza, tutela, conservazione e valorizzazione che la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale svolge da sempre in piena e fruttuosa collaborazione con le forze dell’ordine e in particolare con la Sezione Tutela Beni Demaniali e di Interesse Pubblico della Guardia di Finanza di Roma. «Un recupero di estremo valore archeologico – spiega Simona Rafanelli, Direttore scientifico del MuVet – che ha restituito nuovi sconosciuti capolavori della pittura etrusca arcaica, che dopo essere stati esposti al pubblico, per la prima volta, presso il Museo delle Antichità Etrusche e Italiche dell’Università La Sapienza di Roma, saranno in mostra nel nostro Museo. Ritrovati nel corso di scavi clandestini e destinati a essere illecitamente esportati, questi capolavori arrivano a Vetulonia grazie ad una pluriennale collaborazione tra il museo castiglionese e la Sezione Tutela Beni Demaniali e di Interesse Pubblico della Guardia di Finanza di Roma, fautrice della magistrale operazione di recupero, e al generoso consenso della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, che sotto la guida dell’arch. Margherita Eichberg ha dapprima valutato l’autenticità e la pertinenza delle lastre, per poi garantirne la conservazione e lo studio, dando vita così ad un vero e proprio centro di ricerca per questo tipo di reperti». Il ritrovamento è andato ad arricchire una sorprendente ‘pinacoteca’ figurata, costituita da numerose lastre di terracotta dipinte, tutte prodotte nell’antica Caere, che offre un punto di vista nuovo e stimolante sulla pittura etrusca, per una volta non legata all’ambito funerario, ma destinata a ornare sontuose residenze ed edifici pubblici. Se ne ricava l’immagine di un ambiente vivace e variopinto, con scene narrative che alludono alla mitologia e a festose cerimonie, ma anche a gare sportive e riti religiosi: uno spaccato di ciò che gli Etruschi consideravano importante nella loro vita quotidiana. Un ambito prezioso per la comprensione della cultura e dell’arte etrusca cresciuto in maniera significativa a partire dal 2016 grazie a nuovi ritrovamenti, sequestri e rimpatri di lastre dipinte ceretane, che hanno aperto una nuova avvincente stagione di studi e dato vita a tre esposizioni di rilievo nazionale, a Santa Marinella al Castello di Santa Severa nel 2018, a Roma alla Centrale Montemartini nel 2019 e alla Sapienza nel 2023, un convegno internazionale, conferenze e incontri accademici in Italia e all’estero. La mostra di Vetulonia si pone a coronamento di questi anni di lavoro, come un ulteriore passo avanti nella diffusione della conoscenza e nella celebrazione di questa singolare produzione del patrimonio archeologico e artistico etrusco, con il prezioso valore aggiunto di poter offrire agli occhi dei visitatori la bellezza, ancora poco nota al grande pubblico, delle ultime quattro lastre dipinte rinvenute e provenienti da Cerveteri: dei veri “quadri”, come sottolineato nel titolo della mostra, su cui i colori vivaci e le originali iconografie della pittura etrusca immortalano magistralmente personaggi e episodi nodali del mito greco, raccontandoli con potenza ed evocando da un singolo “fotogramma” storie antiche che intrecciano vicende umane, eroiche e divine. L’opportunità colta dal Comune di Castiglione della Pescaia di ospitare le lastre di Cerveteri a Vetulonia – come sottolineato dalla Soprintendente Margherita Eichberg -, rende possibile recuperare in un certo modo e sottolineare l’antica unità culturale etrusca, ormai divisa dai moderni confini regionali, ma che esprime ancora oggi una forte funzione identitaria e conserva un ruolo primario nella promozione della cultura. «Un impegno importante della nostra Amministrazione e della Direzione scientifica del MuVet – dichiara il Sindaco Elena Nappi – che ancora una volta testimonia la volontà di riaffermare in ogni occasione di ‘fare cultura’, il ruolo del museo di Vetulonia come fulcro e cuore pulsante dell’intero territorio comunale quale disseminatore di dantesca “canoscenza”. La mostra torna a porre l’accento sul tema principe del nostro museo e sulla sua vocazione, gli Etruschi, che in questi ultimi due anni hanno dialogato con i Romani e con il mondo contemporaneo, sottolineando la loro attualità nel pensiero e nelle forme d’arte realizzate. Le lastre rappresentano una testimonianza preziosa del passato glorioso della civiltà etrusca e ci invitano a riflettere sull’importanza di preservare e valorizzare il nostro patrimonio storico e artistico”.