Chianciano: gruppi consiliari di opposizione chiedono la sospensione del percorso di vendita degli asset termali e sollecitano l’apertura di un tavolo di confronto che “prenda in considerazione anche alternative concrete, come il partenariato pubblico-privato e, in particolare, il project financing per attrarre investimenti privati senza rinunciare alla regia pubblica”

 

I gruppi consiliari di opposizione di Chianciano ‘ PuntoeaCapo’ e ‘Coraggio Chianciano’, insieme alle forze politiche del centrodestra chiancianese, hanno chiesto “con fermezza la sospensione del percorso di vendita degli asset termali attualmente in discussione evidenziando i rischi di usare solo il mero parametro economico e non strategico dell’asta pubblica, le cui offerte dovranno pervenire entro il 4 aprile”.  Secondo i due capigruppo Damiano Rocchi e Roberto Esposito ,” scelte di tale rilevanza non possono essere guidate esclusivamente da logiche economiche di breve periodo. I beni termali – hanno detto in una conferenza stampa congiunta -non sono semplici immobili da alienare: rappresentano una parte essenziale della storia, dell’identità e delle potenzialità di sviluppo di Chianciano Terme. Per questo motivo, chiediamo al Comune ed alla Regione Toscana di valutare l’utilizzo della norma di salvaguardia nel caso in cui arrivino offerte non strategiche per i beni termali.Proponiamo , con forza , l’apertura di un tavolo di confronto che prenda in considerazione anche alternative concrete, come il partenariato pubblico-privato e, in particolare, il project financing. Questo strumento potrebbe consentire di attrarre investimenti privati senza rinunciare alla regia pubblica, favorendo la riqualificazione degli immobili e il rilancio del settore in una prospettiva moderna, sostenibile e integrata con l’economia locale. Svendere oggi il patrimonio termale significherebbe ipotecare il futuro della nostra comunità. Chiediamo quindi – hanno concluso -che ogni decisione sia ponderata, trasparente e aperta al contributo di tutte le forze politiche e sociali del territorio.”