Chianciano Terme: all’Albero di Falcone arriva la poesia di Vincenzo Tafuri

 

Presentata questa mattina al Parco Fucoli, la poesia “Il Giudice”, che il poeta Vincenzo Tafuri ha dedicato a Giovanni Falcone e donato a Chianciano Terme.  Il testo, dipinto su una caratteristica riggiola in ceramica vietrese, è stato posizionato accanto all’Albero di Falcone, la pianta messa a dimora al Parco Fucoli lo scorso aprile con il coinvolgimento degli studenti dell’Istituto Pellegrino Artusi. La cerimonia si è svolta alla presenza del sindaco Andrea Marchetti, il quale ha sottolineato il legame che unisce Chianciano Terme ai valori della legalità e alla memoria delle grandi figure dello Stato vittime degli attentati di mafia.  Tafuri ha spiegato come la poesia “Il Giudice”, componimento in versi liberi, sia stata ispirata proprio dalla commozione per la tragica fine del giudice Falcone, e che avendo saputo della messa a dimora nel Comune di Chianciano dell’Albero di Falcone, iniziativa di sensibilizzazione al tema dell’impegno sociale, abbia deciso di donare il testo alla cittadina termale.  Vincenzo Tafuri nasce a Vietri sul Mare in provincia di Salerno nel 1941, nella frazione di Albori, sulla costiera Amalfitana. Diviene geometra ed imprenditore edile, ma coltiva la passione per la poesia e la cultura umanistica in genere. Inizia la carriera letteraria nel 2009, aggiudicandosi il premio “Alfonso Gatto” con l’opera “La Costiera Addormentata”, alla quale segue “Voli di Colomba”, con la prefazione di Maria Luisa Spaziani. Socio letterario del Caffè delle Giubbe Rosse di Firenze, nel dicembre 2015 è selezionato tra i trenta poeti europei per “Italia Poesia Chiama Europa”, con “Notte a Firenze”. Nel 2017 pubblica con Pegasus la sua terza raccolta di poesie intitolata “Foglio bianco”; nel 2019 esce il suo quarto volume intitolato “Fiori di limoni” edito da Graus e tradotto anche in lingua spagnola.