Chiusa la ventiduesima edizione di AgrieTour, ad Arezzo Fiere e Congressi.Record di numeri che conferma l’unicità del Salone nazionale dell’agriturismo. In tre giorni migliaia di incontri
Il modello agrituristico italiano fa scuola. Una delegazione di Governi del Sud America è stata presente ad AgrieTour per studiare dal punto di vista legislativo, ma anche della promozione, l’agriturismo italiano, caso unico in tutto il mondo. Bolivia, Cile, Repubblica Domenicana, Cuba e Uruguay rappresentati grazie all’iniziativa promossa in collaborazione con AgrieTour da Earth-Academy e Iila – Organizzazione Internazionale Italo-Latino-Americana. In un momento di incontro dal titolo “La nuova Ruralità: Cooperazione e scambio di buone pratiche per l’appuntamento 2030”, sono stati gettati i semi di alcuni progetti futuri per lo scambio culturale e formativo che AgrieTour può rappresentare per questi Paesi circa il settore dell’agriturismo. «AgrieTour si conferma il luogo dove far nascere le nuove aziende del settore del turismo rurale grazie alle componenti tecniche, ai momenti formativi e all’innovazione che quest’anno è stato il leitmotiv della manifestazione», spiega Simone Genovesi,Project manager di AgrieTour. «Sostenibilità (economica, ambientale e sociale) e innovazione sono state al centro di questa edizione, temi radicati sia nelle persone, quindi anche nella domanda del mercato e questo rappresenta il sempre più naturale matching in un mondo che va in questa direzione. Proprio per questo da questa edizione è nato il Position Paper dell’agriturismo promosso dall’Osservatorio AgrieTour e legato per questa occasione all’intelligenza artificiale, che troverà sviluppo negli altri incontri che succederanno nei prossimi 12 mesi». Dal workshop ai master, passando per le arene, l’edizione 2024 di Agrietour ha numeri davvero record. Ad iniziare dalle oltre 2mila le strutture ricettive di campagna provenienti da tutta italiache hanno preso parte alle diverse attività di AgrieTour, a significare il valore che la fiera ha assunto in tema di promozione e formazione. Nel 2024 sono raddoppiati i numeri del workshop B2B con oltre 250 seller allargato quest’anno per la prima volta ai fornitori di servizi e di esperienze per l’agriturismo. E, se è significativo che quasi il 50% delle aziende provengano dalla Toscana, è altrettanto da sottolineare l’incremento della presenza di strutture ricettive da tutta Italia per incontrare gli oltre 100 tour operator specializzati arrivati da 27 Paesi nel mondo. Questi incontri tracciati, oltre a quelli professionali realizzati con le aziende della filiera dell’agriturismo, sono stati oltre 6mila senza contare gli ingressi e gli incontri spontanei in fiera con i 76 espositori presenti in fiera. Dati, questi, che appunto confermano come la fiera sia un punto di riferimento per gli affari delle strutture toscane e non solo. Tra i valori di AgrieTour, da sempre, quello della formazione che in questa edizione si è tradotta in 5mila minuti di speech tra esperti del settore, mondo universitario e aziende specializzate. Sono state presenti diverse università italiane, insieme ai principali centri di ricerca, per offrire agli operatori le ultime innovazioni, progetti di ricerca, tecnologie emergenti e percorsi formativi in ambito agrituristico. Nei giorni di fiera in programma anche incontri con docenti e ricercatori, workshop e seminari tematici per approfondire le competenze professionali legate alla gestione sostenibile delle risorse naturali, alla biodiversità, all’uso delle tecnologie digitali in agricoltura e allo sviluppo di modelli di turismo responsabile. Il Master si è confermato uno strumento seguitissimo e molto apprezzato dagli addetti ai lavori per la formazione. Successo anche per lo Sportello agriturismo, un vero e proprio punto di ascolto dove aspirati operatori agrituristici hanno potuto incontrare esperti per dare avvio al progetto di realizzazione di una struttura ricettiva in campagna.