Civitella in Val di Chiana: una stele del parroco Don Alcide Lazzeri nel ‘Giardino dei Giusti’ della Valle dei Templi di Agrigento.Il Sindaco Andrea Tavarnesi presente alla cerimonia

Una stele per Don Alcide Lazzeri(Chitignano, 17 settembre 1887 – Civitella in Val di Chiana, 29 giugno 1944) nel Giardino dei Giusti della Valle dei Templi di Agrigento. Dopo un convegno a Casa Sanfilippo, si è tenuta alla presenza del Sindaco di Civitella in Val di Chiana, Andrea Tavarnesi, la cerimonia di collocazione delle stele dei cinque nuovi Giusti. Tra loro anche Don Alcide Lazzeri,Parroco di Civitella, ricorda la stele “intrepido e coraggioso difensore della libertà e dei diritti di ogni uomo, specialmente dei più giovani, non esitò a offrire la propria vita, insieme al parroco di San Pancrazio, in cambio di quella dei suoi parrocchiani di fronte alla barbara, disumana violenza nazista a Civitella in Val di Chiana, il 29 giugno 1944. Fulgido esempio di dedizione e altruismo spinto fino all’estremo sacrificio. Se la sua offerta non poté impedire l’eccidio, fino a oggi la Sua testimonianza profuma di luminoso esempio per fare rispettare i diritti umanitari universali di tutti gli uomini”. Nel 1963, con decreto del Presidente della Repubblica Antonio Segni, alla memoria di Don Alcide venne assegnata la Medaglia d’oro al valor civile. Nel giugno del 2021, in occasione dell’anniversario del sacrificio del sacerdote, l’Arcivescovo della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Riccardo Fontana, annunciò l’apertura della fase diocesana del processo per la sua beatificazione chiedendo di riconoscerne la morte in odiumfidei. Il Giardino è dedicato alle donne e agli uomini che in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani. Insieme a Don Alcide figurano personaggi che l’Accademia di Studi Mediterranei in collaborazione con il Parco archeologico e paesaggistico ha deciso di onorare. Fra essi, quest’anno, è stato ricordato il carabiniere Salvo D’Acquisto che nel settembre del ’43 sacrificò la propria vita per salvare 22 civili dalla rappresaglia nazista. E poi Oscar Arnulfo Romero, l’arcivescovo salvadoregno assassinato, mentre celebrava messa, canonizzato da Papa Francesco; Mohammed V, re del Marocco, sostenitore della decolonizzazione; Giorgio la Pira, tra i principali artefici della Carta Costituzionale.”Si è trattato di una cerimonia davvero importante–commenta il Sindaco Andrea Tavarnesi–per un riconoscimento a Don Alcide che arriva a 80 anni da quei tragici avvenimenti che hanno segnato indelebilmente la storia della nostra comunità”.