Cortona : la mostra «Luci dalle tenebre» rilancia e prosegue fino al 17 ottobre. In tre mesi sfiorati i 9 mila ingressi

Cortona allunga la stagione delle mostre, al MAEC resterà visibile fino al 17 ottobre «Luci dalle tenebre, dai lumi Etruschi ai bagliori di Pompei», l’esposizione dedicata alle tecniche ed ai rituali di illuminazione nell’antichità.  Sono state circa 9 mila le persone che dal 5 giugno, giorno dell’inaugurazione, ai primi di settembre, hanno fatto ingresso al MAEC e quindi hanno potuto ammirare le opere esposte. Oltre al celebre lampadario etrusco, padrone di casa della manifestazione, la mostra si avvale di numerose collaborazioni dei musei archeologici sardi e toscani, oltre ad alcuni mirabili pezzi provenienti da Pompei, fra cui la statua dell’Efebo dell’abbondanza, ottenuta grazie alla collaborazione con il Museo archeologico nazionale di Napoli diretto dal cortonese Paolo Giulierini.  Ad annunciare la proroga della mostra sono stati il sindaco di Cortona Luciano Meoni, insieme al presidente del Comitato tecnico del MAEC Nicola Caldarone e al segretario dell’Accademica Etrusca Paolo Bruschetti, presenti anche il professor Sergio Angori ed Eleonora Sandrelli di Aion Cultura. «Siamo davvero soddisfatti per gli investimenti in cultura fatti grazie al lavoro dell’assessore Francesco Attesti perché i risultati si vedono – ha commentato Meoni – lo dicono i numeri dei visitatori al MAEC che in un periodo non certo facile sono superiori a quelli del periodo pre pandemico».  «Essere partiti il prima possibile con la riaperture con una mostra di livello come questa è stato fondamentale – ha dichiarato Caldarone – Cortona si propone come grande centro culturale in grado di programmare le proprie attività anche in periodi estremamente incerti. Dobbiamo essere orgogliosi di aver vinto questa sfida». «È uscita anche la pubblicazione di oltre 400 pagine dedicata alla mostra – dichiara Bruschetti – abbiamo portato a termine qualcosa che non è definibile come un catalogo, ma un volume in cui si mettono a fuoco gli aspetti storico-artistici più importanti di questa iniziativa culturale. Riguardo ai numeri che vedono un incremento di circa il 30% rispetto al 2019, possiamo ragionevolmente sostenere che questo impulso derivi proprio dall’offerta culturale resa ancora più ricca da questa mostra». Le tematiche cardine:  La “luce divina” | la luce naturale e le tecniche per un’illuminazione ecologica e naturale degli ambienti |  le tecniche di illuminazione artificiale attraverso gli strumenti in bronzo, ferro o ceramica.  Il progetto favorisce un notevole avanzamento nel campo della conoscenza della società etrusca in ambito internazionale ma soprattutto permette al grande pubblico di conoscere i modi e i tempi con cui i nostri avi illuminavano le loro abitazioni in modo ecologico ed ecosostenibile attraverso l’uso di risorse rinnovabili, invitando i visitatori ad una profonda riflessione sui temi dell’ecologia mondiale. Uno spazio ampio e dettagliato è rivolto alla didattica, con modelli tridimensionali ed effetti suggestivi inseriti in una «stanza immersiva» con l’utilizzo della realtà aumentata e una copia del lampadario etrusco interattivo che permette di conoscere in modo innovativo alcuni degli aspetti di questo importante reperto.