Grosseto: una sanità più vicina alle persone, inaugurata la Cot . Un investimento di circa 142 mila euro da fondi Pnrr
Inaugurata oggi la Cot (Centrale operativa territoriale) di Grosseto, a Villa Pizzetti. All’evento hanno partecipato il presidente della Regione, Eugenio Giani e l’assessore regionale al Diritto alla salute e sanità, Simone Bezzini, oltre alla direzione aziendale, professionisti Asl e rappresentanti delle istituzioni locali. La Cot di Grosseto è situata al piano terra della struttura Asl di Villa Pizzetti, in via Cimabue 109, è composta di tre ambienti per un totale di oltre 80 m² con 6 postazioni per gli operatori, per un costo totale di 142.000 euro. I lavori di ristrutturazione e adeguamento degli ambienti della Cot di Grosseto sono iniziati a maggio 2023, con fondi PNRR grazie al finanziamento dell’Unione europea – NextGenerationEU e sono terminati a settembre 2023, in anticipo rispetto ai tempi previsti dal PNRR. Si tratta di una struttura che, attraverso un innovativo modello organizzativo, svolge la funzione di coordinamento della presa in carico dei pazienti e di raccordo tra servizi e professionisti, al fine di assicurare continuità, accessibilità e integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, nell’ambito degli investimenti per il potenziamento delle cure domiciliare, prevede l’attivazione di 600 COT a livello nazionale, a cui destina oltre 100 milioni di euro, con la funzione di coordinare i servizi territoriali con gli altri servizi sanitari, assicurando gli standard di interoperabilità e l’interfaccia con gli ospedali e la rete dell’Emergenza-urgenza. “Le centrali operative territoriali, assieme a case ed ospedali di comunità, sono uno dei tre pilastri della messa a terra della nuova assistenza territoriale sanitaria, – sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani -. Dovranno infatti ‘traghettare’ i cittadini che escono dall’ospedale ma continuano ad avere bisogno di assistenza sul territorio e dovranno guidarne altri che nel territorio devono trovare i loro percorsi di assistenza. Una funzione strategica, per una sanità sempre più diffusa e vicina a chi bisogno, anche grazie alle nuove tecnologie”. “Sulle Cot, – aggiunge Giani –, abbiamo complessivamente investito per tutta la Regione 134 milioni di euro. Ne nasceranno trentasette e dal primo di marzo sono già attive le prime. Altri 128 milioni, sempre fondi Pnrr, sono stati destinati a 77 case di comunità e 64 milioni a ventitré ospedali di comunità”. “Le Cot rappresentano un tassello fondamentale della nuova organizzazione territoriale che, insieme alle Asl, stiamo portando avanti con determinazione, – commenta l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Simone Bezzini –. In Toscana avranno l’importante ruolo di coordinamento della presa in carico sanitaria e socio-sanitaria delle persone, facendo da raccordo tra i vari professionisti e individuando il percorso più adeguato per il paziente tra ospedale e territorio. Ruolo che, – spiega -, diventa fondamentale in un territorio vasto come la provincia di Grosseto, dove le Cot di Grosseto e di Orbetello porteranno la sanità sempre più vicina alle persone”. “Stiamo parlando di un cambio culturale e concettuale nel modo di concepire l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria al cittadino, – commenta il direttore generale della Asl Toscana sud est, Antonio D’Urso –. La riforma dei servizi sul territorio, che prevende la creazione anche delle Case della Comunità e la rimodulazione degli Ospedali di Comunità, grazie alle risorse messe a disposizione dal PNRR, ci consente di delineare una nuova organizzazione in rete, dove i servizi e i professionisti del sistema sono connessi, integrati e a disposizione della popolazione in strutture di prossimità, pensate per una presa in carico multidisciplinare. Il paziente non dovrà più recarsi da una parte all’altra in cerca di punti di riferimento, ma potrà seguire un percorso assistenziale definito che lo accompagna dall’inizio, a partire dal medico di medicina generale, fino alle dimissioni e al post ricovero, seguendolo nel follow up e nella riabilitazione. La Sud est è un’Azienda territorialmente enorme, per questo il nostro obiettivo è portare la sanità più vicina possibile ai cittadini”.