Il libro del mese di dicembre 2024: “Fiume Bojaccia’ di Raffaella Bonsignori, Ed. Bibliotheka, 2015.
Di Francesca Andruzzi
La parola chiave del mese di dicembre è certamente “regalo”. Probabilmente, i tempi di crisi economica hanno almeno un pregio: la riscoperta del regalo utile. E la massima utilità possiamo trovare proprio nei libri. Il loro prezzo è accessibile a tutti e il valore supera di gran lunga il costo.Abbiamo scelto per voi Fiume Bojaccia, di Raffaella Bonsignori, Ed. Bibliotheka. L’autrice è amica di questa redazione per essere stata, negli anni passati, uno dei personaggi del mese, la rubrica di Centritalianews che ha lasciato il posto ai libri del mese. Raffaella ha firmato numerose opere letterarie. Avvocato, giornalista pubblicista, assistente alla cattedra di procedura penale presso l’Università La Sapienza, docente per la Scuola Ufficiali dei Carabinieri e di Polizia Tributaria, ha dedicato due lunghi anni di studio a Fiume Bojaccia, letteralmente trasferendosi presso l’Archivio di Stato. Una autrice che meriterebbe per certo maggiore fama nel panorama letterario per la sua preparazione e per la capacità scrittoria che non hanno eguali. In questo saggio storico criminologico – che si legge come un romanzo – ci racconta i delitti eccellenti, e l’alone di mistero che li ha circondati, da Eliogabalo, Imperatore romano della dinastia dei Severi, fino agli anni ’80 del secolo scorso. L’acqua del biondo Tevere è il testimone dei delitti famosi che la Bonsignori ci racconta in questa splendida e istruttiva pubblicazione che vede la prefazione del Generale Luciano Garofano, già Comandante dei RIS di Parma. Un regalo utile per gli insegnanti di Storia e per chi della Storia è semplicemente appassionato. Un regalo utile per gli studenti. Un regalo utile per tutti coloro i quali amano i buoni libri nella sostanza e nella forma. Raffaella Bonsignori vi porterà nella Storia, di cui è cultrice, come un competente investigatore, quelli di un tempo, che utilizzavano lo studio, l’intuito e la logica per risolvere i casi di cronaca nera. Roma dovrebbe ringraziare Raffaella Bonsignori per questo libro. E con Roma, dovremmo ringraziarla noi tutti. Senza autrici come lei, non esisterebbe la Memoria, quella vera, storica, attenta e, soprattutto, obiettiva e inflessibile. Regalate e regalatevi Fiume Bojaccia, Delitti e misteri romani sul Tevere, perché, come scrive Garofano nella prefazione: “…direi che quest’opera si inserisce in un contesto squisitamente storico, ma anche in un’avvincente cornice criminologica e investigativa, presentando, inoltre, un valore aggiunto di non poco conto: è scritta in forma molto vicina alla narrativa noir, con l’uso del presente storico e con un ritmo serrato, che, anche al di là dei brani puramente narrativi cui facevo cenno, non consente di abbassare la soglia di coinvolgimento del lettore e, quindi, è piacevolmente fruibile e accattivante… persino per un investigatore come me! Buona lettura!”