L’opera ‘Le parole empatiche’ di Mariangela Cutrone, giornalista-poetessa, è in tutte le librerie . Le liriche de “Le parole empatiche” sembrano delle canzoni grazie alle quali colorare le proprie giornate di tinte accese. Trasudano ottimismo e vitalità.  

Di Matteo Giambi Bonacci

La poesia può diventare il mezzo privilegiato per diffondere verità e messaggi in grado di attivare una sorta di “moto dell’anima” che non si può fare a meno di assecondare. La vita quando viene raccontata assume un valore e un significato nuovo che esprime al meglio quello che siamo e facciamo in quanto esseri umani in continua evoluzione. È questo uno dei tanti insegnamenti che si possono cogliere dalla silloge di poesie “Le parole empatiche” della giornalista Mariangela Cutrone, edita da Rossini nella collana Poetica, uscita in tutte le librerie dal 29 Gennaio.

L’opera in realtà è una trilogia di sillogi di poesie che hanno come filo conduttore l’empatia intesa come dinamica relazione attraverso la quale è possibile attivare un sorta di “rispecchiamento” che ci coinvolge nel profondo. L’Altro è visto come uno “specchio” grazie al quale rintracciare parti del proprio essere, spesso inaspettate e sorprendenti. Attraverso le poesie di Mariangela Cutrone l’incontro con l’Altro è un’occasione speciale, fonte di ispirazione e input creativi che ci arricchiscono nel profondo.

Questo avviene soprattutto quando incontriamo nel corso della nostra esistenza quelle che Mariangela definisce “anime elette”. “Ma…in mezzo al Caos/ci siamo noi/ come degli eletti. /Ci cibiamo di sogni immacolati/ ci donano ali per volare alto”: scrive Mariangela in “Come degli eletti”, una poesia dedicata a quegli incontri emblematici che inevitabilmente lasciano un segno indelebile nel nostro percorso esistenziale. Sono quei legami profondi che sopravvivono ad ogni forma di difficoltà, limite o distanza fisica o metaforica. Ci cibano di passioni ed interessi significativi oltre che di esperienze in cui la condivisione e il dialogo autentico regnano sovrane. Sono quegli incontri che cambiano inevitabilmente il corso della propria esistenza e ci invitano ad osservare la vita sotto una nuova prospettiva. Questi incontri segnano una vera e propria rinascita dell’anima.

La vita è fatta di nuovi inizi/ sono pure rinascite/ grazie alle quali indossi / un paio di lenti nuove/ con le quali scrutare/ il mondo dentro e attorno a te. / Tutto appare immenso/ meravigliosamente vivibile/ è pura magia/ da sperimentare senza “se e “ma” / perché nulla è come prima”.” In questi versi di “Nulla è come prima”, l’autrice invita i suoi lettori a non sottovalutare l’importanza di questi incontri e di quei nuovi inizi che si possono cogliere nelle cose semplici ed essenziali che appartengono al nostro quotidiano e che spesso rischiano di non essere valorizzate.

La vita è in grado di donarci tante prime volte attraverso le quali si impara ad osservare la vita e non solo a guardarla. Emblematica nella poetica di Mariangela Cutrone è la metafora pascoliana del “fanciullino” di cui farne tesoro. In molte liriche l’importanza di salvaguardare e coltivare la propria parte più creativa e giocosa è una costante.  “Quanta meraviglia si coglie/ nello sguardo dei bambini/ così pura e tenera/ ha un effetto contagioso/ perché custode del segreto della vera Bellezza” scrive la poetessa in “La meraviglia” invitandoci a riflettere su quanto sia importante non smettere mai di meravigliarsi di fronte alla Bellezza che la vita è in grado di donarci e che si può cogliere in momenti speciali, in gesti spontanei e semplici, nell’essenza di ciò che ci circonda.

Le liriche de “Le parole empatiche” sembrano delle canzoni grazie alle quali colorare le proprie giornate di tinte accese. Trasudano ottimismo e vitalità.  Ci invitano a creder nei propri sogni grazie ai quali cambiare la realtà. Sono veicolo di messaggi profondi che non si può fare a meno di ignorare perché scavano nel profondo dei lettori. La poetica di Mariangela Cutrone scalda il cuore. È un toccasana per l’anima perché restituisce speranza e significato all’umanità. Un libro che si legge tutto d’un fiato ma che lascia un segno indelebile. Le poesie sono corredate dalle illustrazioni degne di nota create dall’artista e musicista Davide De Brita attraverso le quali ha espresso con talento l’essenza di questa trilogia di sillogi di poesie. Bellissima l’idea di fondere la poesia con il mondo dell’arte e anche della musica perché in appendice l’autrice ha segnalato una playlist di canzoni di band che spaziano dai Pearl Jam ai Ramones, il cui ascolto consente di calarsi a pieno nelle atmosfere magiche che vi faranno intraprendere un viaggio meraviglioso nel mondo delle emozioni che si cela dentro di noi.