Lucignano : “assaggi di Teatro”, il teatro si fa in piazza nell’ora di cena

Lucignano ritrova il suo teatro e, con l’aiuto del bel tempo, rilancia le peculiarità che ne hanno fatto un punto di riferimento per il pubblico della Val di Chiana e non solo nel gustoso e bilanciato abbinamento tra teatro, musica, storia del territorio e cultura enogastronomica. Un progetto ambizioso che per la stagione teatrale 2021 vedrà alzarsi il sipario del Teatro Rosini in Piazza San Francesco, con i tavoli apparecchiati, il cartellone firmato da Officine della Cultura e la preparazione delle cene a cura de Il Goccino e La Tavernetta, rinomati ristoratori del borgo toscano.Roberta Casini, Sindaco del Comune di Lucignano, ha così presentato la stagione: «Il Teatro Rosini sotto le stelle sarà la novità di un’estate che ci vedrà vivere all’aperto, per tante ragioni, nel segno di un piacere ritrovato nell’incontro e di amore per il nostro territorio e per i tanti che vi abitano e vi lavorano. Riscopriremo il piacere dell’ascolto, seduti a tavola, nell’originale accostamento tra teatro e cucina realizzato dai nostri preziosi ristoratori. Riscopriremo il valore della nostra storia con un omaggio a Licio Nencetti. Soprattutto riscopriremo il valore di stare e superare insieme i momenti difficili». Serena Gialli, Assessore alla Cultura del Comune di Lucignano, ha ricordato il merito dell’iniziativa: «Il Teatro Rosini ci è mancato, nella sua forza aggregativa e propositiva, ma il teatro all’aperto, in Piazza San Francesco, sarà una bella sorpresa. Per non dire che gli abbinamenti cena e spettacolo di questa stagione si presentano come particolarmente stuzzicanti».Dedicato al valore dello spazio teatro l’intervento di Luca Roccia Baldini, Officine della Cultura, direttore artistico del Teatro Rosini: «Il teatro si apre alla piazza nel segno di uno spazio aperto, salubre, dove finalmente è di nuovo possibile la narrazione, la festa, la musica, il racconto del nostro tempo, la riflessione, il cibo, lo stare insieme. In breve alcuni degli aspetti che rendono il teatro indispensabile, anche se abbiamo dovuto, forzatamente, farne a meno. L’attesa è dunque grande e ringraziamo in anticipo il pubblico che vorrà partecipare con noi a questa rinascita».L’inaugurazione della stagione “Assaggi di teatro” sarà lunedì 21 giugno con il concerto dell’Ensemble Anonima Frottolisti dal titolo “Musica nei banchetti all’epoca di Cervantes” e la “Cena con Chisciotte” con piatti dell’epoca rielaborati dai ristoratori di Lucignano. Il concerto ricostruirà, finalmente dal vivo, uno degli incontri di preparazione allo spettacolo “In Arte son Chisciottə”, anteprima di stagione, avvenuti online nel passato inverno. Alessio Nalli (bombarda, cornamusa), Ludovico Mosena(dulciana, bombarda, ghironda), Luigi Germini (trombone), Saverio Zacchei(trombone) e Massimiliano Dragoni (percussioni antiche) porteranno a Lucignano brani della produzione spagnola e italiana composti nella seconda metà del ‘500, l’epoca di Cervantes e del Don Chisciotte. L’esecuzione sarà affidata alla formazione tipica dei banchetti e dei grandi eventi sociali dell’epoca, l’Alta Cappella: strumenti a fiato e percussioni che negli spazi aperti riuscivano ad assicurare la presenza e l’efficacia della musica.  Lunedì 28 giugno saranno Luca Lanzi e Francesco Moneti con “Né Santi, né padroni” ad animare Piazza San Francesco in un racconto musicale che sarà accompagnato da una “Cena resistente” dedicata al partigiano Licio Nencetti. Fry Moneti, violinista dei Modena City Ramblers e Luca Lanzi, chitarrista e vocalist della Casa del Vento, vantano dodici album all’attivo e tante collaborazioni importanti tra le quali spicca quella con Patti Smith. Da circa quattro anni Fry e Luca girano in duo, presentando in chiave acustica il repertorio della storica band toscana, attraverso note ed aneddoti. Più di 160 date finora all’attivo in pochi anni, senza promoter o booking agent, ma solo basandosi sul passaparola di amici e locali. Così, senza “Né santi né padroni”.  Ironia, arte, gola, curiosità e avventura letteraria saranno tra i protagonisti dell’appuntamento di lunedì 26 luglio, un’originale produzione firmata da Officine della Cultura,con lo spettacolo “Cioccolato al l’Arte. Storie al cioccolato per cioccolati che fanno storia” scritto e narrato dal performer aretino Gianni Micheli in compagnia di Lucia Sagretti(voce, violino ed elettronica), Massimiliano Dragoni (hummer dulcimer e percussioni) e una “Cena al cioccolato” che sarà una vera prova d’equilibrismo per i cuochi de Il Goccino e La Tavernetta. Chiusura di stagione lunedì 2 agosto con il concerto “RomanòSimchà – festa ebraica rom” presentato dai solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo in coppia con l’Alexian Group ed accompagnato da una “Cena ebraica rom” tutta da scoprire. Mondi musicali che s’incontrano, tradizioni a confronto, contaminazioni timbriche e armoniche di due culture che più volte nella storia hanno incrociato il proprio cammino, questo è RomanòSimchà. Il mondo Rom, rappresentato da Alexian Santino Spinelli, le sue composizioni, la sua storia familiare e la sua inconfondibile fisarmonica, incontrano il mondo musicale ebraico italiano, veicolato da una delle sue voci principali, Enrico Fink, con il suo eclettismo musicale e la sua preziosa ricerca capace di raccontare la lunga storia di interazione e scambio della musica ebraica con le tradizioni popolari e colte italiane. Mondi vitali che si arricchiscono degli spunti e dell’impegno civile e sociale, oltreché musicale, dell’Orchestra Multietnica di Arezzo portando sul palcoscenico Luca Roccia Baldini (basso), Massimiliano Dragoni (percussioni, salterio), Massimo Ferri (chitarra, bouzouki, cümbüs), Gianni Micheli (clarinetti), Saverio Zacchei (trombone), Paola Scoppa(voce), Gennaro Spinelli (violino), Marco Vignali (tromba), Fausto Della Torre (percussioni).