Manciano: Maria Mecarozzi ( pres. Prov. Confartigianato turismo), “no all’antenna 5G all’ingresso di Montemerano: salviamo il borgo, il paesaggio e l’economia locale”

“Confartigianato Imprese Grosseto, insieme a cittadini, imprenditori, agricoltori, artigiani e amanti di Montemerano,frazione di Manciano, esprime la propria ferma contrarietà all’installazione di una torre 5G alta 30 metri all’ingresso di Montemerano, in un’oliveta storica di grande valore paesaggistico e simbolico.”. Così Maria Mecarozzi, presidente provinciale di Confartigianato turismo, ricordando che “Montemerano è ufficialmente riconosciuto tra i Borghi più belli d’Italia, un riconoscimento nazionale che certifica non solo la qualità architettonica e paesaggistica, ma anche il valore culturale e turistico del borgo. Un’antenna di tali dimensioni, posizionata in un punto di massima visibilità, ne comprometterebbe l’immagine complessiva, in contrasto con la Carta di Qualità dei Borghi stessi e con lo spirito di tutela che per secoli ha guidato la comunità locale.Non è una battaglia contro la tecnologia, ma contro una scelta sbagliata del sito, che rischia di compromettere gravemente l’immagine, il valore e l’economia di uno dei Borghi più Belli d’Italia”, dichiara Maria Mecarozzi –. Non vogliamo ostacolare il progresso, al contrario: vogliamo favorirlo, ma in modo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente, del paesaggio e della cultura, che rappresentano beni comuni e interessi collettivi da tutelare.” Secondo Mecarozzi i rischi concreti di questa installazione sono “ il danno economico per le attività locali;la svalutazione del patrimonio immobiliare e la compromissione dell’identità paesaggistica e rurale”. Pertanto la Confartigianato Imprese Grosseto chiede la sospensione immediata dell’iter autorizzativo; lindividuazione urgente di un sito alternativo ;l’avvio di incontri pubblici informativi  e la tutela dell’identità culturale e del valore economico di Montemerano. “Nel rispetto delle procedure e delle competenze degli enti preposti, chiediamo – conclude Mecarozzi – un percorso trasparente di ascolto e valutazione, affinché siano individuate soluzioni compatibili con la vocazione storica, agricola e turistica del territorio.”