Marcena: sei nuove sculture installate e un defibrillatore in dono al borgo di Marcena

Sei nuove sculture installate e un defibrillatore in dono al borgo di Marcena. Questa è l’eredità di “Marcenando – L’arte camminando” che, giunto alla quarta edizione, ha visto il piccolo paese alle porte di Arezzo accogliere oltre mille visitatori in una sola giornata e raggiungere importanti risultati dal punto di vista sociale. L’evento ha rinnovato un innovativo modello di rigenerazione urbana dove l’arte è intesa come strumento di aggregazione, valorizzazione del territorio e sviluppo di sinergie tra pubblico e privato in virtù del coinvolgimento di cittadini, istituzioni, associazioni ed enti locali.  I primi, importanti, obiettivi sono stati conseguiti in ambito artistico con l’inaugurazione di sei nuove opere d’arte stabili che hanno arricchito il grande museo a cielo aperto diffuso tra oltre tremila metri quadrati tra i vicoli del paese e le campagne circostanti, proseguendo il progetto di creazione di un vero e proprio borgo-museo. Tra queste rientra la prima scultura italiana dedicata alla donna crocerossina che è stata realizzata dal maestro Alessandro Marrone e che è stata collocata nel percorso artistico dedicato alla memoria dei caduti di tutte le guerre nell’oliveta denominata Campo della Memoria, andando a celebrare una figura che ha ricoperto un ruolo fondamentale in ospedali militari e ospedali da campo per rispondere ai bisogni di cura e per alleviare le sofferenze dei soldati. “Marcenando” ha riunito poi centosettanta opere temporanee di decine di artisti locali sparse per il territorio, ha registrato un record di ingressi alla casa-museo di Gianlorenzo Palazzi e ha visto tre gruppi di visitatori coinvolti nella camminata tra le installazioni pittoriche o scultoree all’interno e all’esterno del paese. La dimensione artistica è stata affiancata da una particolare attenzione verso il sociale. Oltre ad aggregare la comunità locale, l’evento ha registrato la presenza dei ragazzi con disabilità dell’associazione Crescere che hanno accompagnato i visitatori tra alcune delle opere, mentre la presentazione della scultura della crocerossina è stata la prima tradotta in braille dall’Unione Ciechi di Arezzo per dare il via a un progetto per rendere l’arte fruibile e inclusiva per tutti. Tra i principali risultati rientra il coinvolgimento di alcune aziende locali che hanno contribuito al buon esito di una raccolta di fondi finalizzata all’acquisto di un defibrillatore che, prossimamente, permetterà a Marcena di diventare un borgo cardio-protetto, prevedendo anche percorsi di formazione all’utilizzo per i residenti. «