Montefollonico: intervista con il campione di calcio Luca Piochi che non ha mai dimenticato il suo paese d’origine dove è tornato a vivere con la famiglia. A settembre comincerà ad allenare i ragazzini del 2010 a San Quirico d’Orcia
Di Fabrizio Camastra
Luca Piochi ha giocato a calcio con Tassotti, Favero, De Canio, Sabatini, Garritano, Albertosi, la sua è stata una lunga carriera tra serie C e Quarta serie, dove se non hai mestiere come calciatore hai durata di poche stagioni, soprattutto per un attaccante di movimento che oltre a seguire il gioco deve guardarsi dai fallacci degli avversari. A vederlo non si direbbe che il suo sia un fisico di ruolo, eppure è così, è stato un calciatore professionista prima di dedicarsi ad allenare i ragazzini di Latina, soprattutto a quelli che non avevano l’ambizione di scalare l’olimpo del pallone ma quanto il desiderio didivertirsi e socializzare. “Quando ho smesso la carriera di calciatore mi sono dedicato ai ragazzini, dice con il suo accento impastato di ciociaro e toscano, ma non a quelli che tecnicamente erano già bravi. A me piaceva guidare i secondi gruppi delle scuole calcio, dove potevano trovare spazio anche ragazzini con la centoquattro, con problemi anche seri”. Luca ha vissuto la sua vita in giro per l’Italia da calciatore professionista, tra il Lazio e il profondo sud della Sicilia, per poi fermarsi a Latina dove aveva messo su famiglia e trovato lavoro come operaio in fabbrica prima e spedizioniere dopo. Con la pensione ha scelto di tornare a vivere nel suo paese di origine, a Montefollonico, incoraggiato da sua moglie e sua figlia che non hanno avuto problemi a lasciare Latina. “Mia figlia ha trovato subito lavoro a Sinalunga ed è felice, racconta, mentre a mia moglie è sempre piaciuto Montefollonico”. La stessa scelta l’aveva compita suo fratello Marco qualche anno fa, anche lui sportivo, con una carriera da campione nazionale di atletica alle spalle. Per Luca Montefollonico ha sempre rappresentato dei sentimenti puri, “Ci vivono i miei genitori, mio fratello, i miei amici di infanzia”. Non ha mai staccato dagli amici, nemmeno quando a quindici anni firma il suo primo contratto da professionista, “Pensa che prendevo un milione di lire al mese quando papà ne guadagnava trecento”, roba che oggi ci vuole molto meno per far camminare gente di modesto talento a due metri da terra. Il Piochi non ha mai staccato da Montefollonico, anche quando era a migliaia di chilometri di distanza, impegnato in campionati tiratissimi che richiedevano impegno totale, fisico e mentale, ogni lunedì che si rispettasse si sentiva a telefono col suo amico di sempre, il Ceretta, funzionario di banca in pensione, “La prima telefonata era la sua, mi chiedeva come fosse andata la partita, penso sia stato il mio più grande tifoso”. Ceretta che intanto ci raggiunge al tavolino del bar Sport di Montefollonico, annuisce sorridente e inizia a snocciolare aneddoti di una carriera che raccontata da un amico assume il sapore dolce di un romanzo, i campionati epici a Matera, le sfide siciliane a Siracusa, lontano secoli di storia da questo paesino di pace che osservala valle sottostante impreziosita dal Tempio di San Biagio. “Ma lo vedi che bello qua, mi fa osservare girando lo sguardo dalla valle alla terrazza del bar pieno di paesani che giocano a carte e turisti che consultano mappe, dove lo trovi un posto migliore dove vivere?”. Prima di congedarci gli chiedo se ha in programma di continuare ad allenare, “A settembre inizierò con il San Quirico, coi ragazzini del 2010, i secondi gruppi, come li chiama lui.
Luca Piochi è nato il 29 novembre 1960, ha iniziato a giocare a calcio con le giovanili della Lazio a 15 anni, per poi passare a luglio del 1980 al Siracusa in serie C1 e l’anno dopo in C2 con il Matera. Nel 1986 viene acquistato dal Latina dove disputa due campionati in serie C2 e successivamente al Lanciano per altri due anni, sempre in C2. Successivamente ha disputato due campionati di categoria Interregionale prima di chiudere la carriera da professionista nel 1990. Da allenatore ha sempre allenato a livello di settore giovanile.