Montepulciano: il 17 gennaio al teatro Poliziano Marisa Laurito per la grande commedia d’autore .Completano il cast di “Persone naturali e tra sfottenti”  Giovanni Anzaldo, Livio Beshir e Giancarlo Nicoletti. Testo eccentrico e discusso di Giuseppe Patroni Griffi

a commedia più inaspettata e anticonformista ,impreziosita dall’interpretazione di Marisa Laurito, sarà al Teatro Poliziano martedì 17 gennaio, alle ore 21.15. La capocomica è sul palco insieme a Giovanni Anzaldo, Livio Beshir, Giancarlo Nicoletti in “Persone naturali e strafottenti”. Quando debuttò,alla metà degli anni Settanta, destò scandalo tanto da essere considerata come una commedia assolutamente controversa, seppur fra quelle di maggiore successo, del suo autore Giuseppe Patroni Griffi; oggi “Persone naturali e strafottenti” torna in scena rivelando una sorprendente contemporaneità in tutta la sua geniale spudoratezza.  È disincantata e al tempo stesso ricca di poetica umanità questa opera che, con la regia di Giancarlo Nicoletti, segna il ritorno alla drammaturgia d’autore per Marisa Laurito: suo il ruolo di Donna Violante, ex serva in un bordello. Il premio Ubu Giovanni Anzaldo è Fred, uno studente omosessuale alla ricerca di una vita libera dalle paure, mentre il poliedrico Livio Beshir interpreta uno scrittore animato dal sentimento di vendetta per le umiliazioni razziste subite, Giancarlo Nicoletti affronta infine la parte del femminiello Mariacallas, reduce da una vita trascorsa come amante e mantenuta di un ricco armatore. A Napoli, nella notte di Capodanno, i quattro si incontrano nell’appartamento di Donna Violante. Mentre fuori esplodono i fuochi d’artificio, all’interno detona la rabbia dei personaggi che si trovano a confrontare e condividere i propri destini, tutti schiacciati dal senso di fallimento, chi per aver esaurito le speranze di una vita migliore, chi per non serbare alcuna prospettiva di futuro. Sulle vicende che coinvolgono queste persone, naturali e strafottenti proprio perché si rivelano per quello che realmente sono e usano l’insolenza come arma di difesa, si innestano momenti grotteschi e situazioni spietate. Accese discussioni, recriminazioni, desideri repressi, liti e violenze sessuali: la pièce prosegue come una tragicommedia tra rassegnazione, cattiveria e un feroce senso di verità.