Monterotondo Marittimo: dal 4 luglio il Comune apre alle visite le Stanze di Fucini tutti i fine settimana

A partire dal 4 luglio e fino al 14 settembre, le Stanze di Fucini, allestite nei locali dell’ex Frantoio, sede della nuova biblioteca comunale, saranno visitabili oltre che negli orari di apertura della biblioteca anche tutti i fine settimana: venerdì, sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.Le Stanze di Fucini rappresentano uno degli elementi di maggiore valore del nuovo polo culturale inaugurato nell’aprile 2024. Si tratta di spazi dedicati alla storia letteraria di Renato Fucini, autore italiano a cui Monterotondo ha dato i natali. Sono concepite come centro studi espositivo sulla figura del poeta  e come luogo speciale di raccolta dei volumi del Premio letterario ad esso dedicato. La prima sala consente di approfondire alcuni aspetti della sua biografia: le valigie simboleggiano il percorso di precariato che ha vissuto Fucini sia nel mondo narrativo che del lavoro, una timeline contestualizza Fucini nell’ambito della storia nazionale; poi ci sono un leggio e un armadio che raffigura i diversi temi della poetica di Fucini. La stanza attigua è “La sala della veglia”, ispirata al tema delle Veglie di Neri: una sorta di salotto con al centro un elemento narrativo per lasciare spazio alle opere dei vincitori delle diverse edizioni del Premio Fucini, il concorso letterario nazionale promosso dal Comune di Monterotondo Marittimo. Nell’ultima sala che porta al piano superiore si trova invece una mappa della narrativa dedicata alle Colline Metallifere..“Le Stanze di Fucini – commenta Monica Cavicchioli, l’assessora al Turismo di Monterotondo Marittimo – sono un invito a scoprire non solo la figura di un grande autore della nostra terra, ma anche a vivere un’esperienza culturale immersiva che unisce memoria, narrazione e innovazione. Ci auguriamo che cittadini e turisti approfittino di queste aperture estive per visitare un luogo che racconta la nostra identità e la nostra storia, rendendole vive e attuali.”