Perseguitati: Sen. Liliana Segre, lottare contro l’oblio

di Giorgio Girelli ,Coordinatore Centro Studi Sociali “A.De Gasperi”

La senatrice Liliana Segre ha scritto la presentazione- anticipata dal quotidiano Avvenire” –  al volume del colonnello Gerardo Severino, direttore del Museo Storico della Guardia di Finanza,  sulla nobile vicenda, finora rimasta ignota,  di Giuseppina Panzica, donna semplice e madre di quattro figli. La donna  , residente a Ponte Chiasso, aiutò durante l’occupazione nazista dell’Italia, perseguitati ebrei e non ad espatriare clandestinamente. Collaborò  con questa sua benemerita e rischiosa attività il  finanziere venticinquenne Gavino Tolis di stanza sulla linea confinaria ed in  contatto, come diversi altri militari del Corpo, con la Resistenza.  Finchè, scoperta,  Giuseppina fu internata nel lager femminile di Ravensbruck dal quale, dopo immani sofferenze,  alla fine della guerra  – diversamente da quanto accadde a tante altre prigioniere –  riuscì fortunosamente a tornare in patria. Giuseppina, rileva Liliana Segre, “ascoltò, a differenza di molti altri, il richiamo della coscienza e in particolare, lei molto religiosa, il comandamento cristiano della carità senza secondi fini”. Contro l’oblio Liliana Segre continua la sua ammirevole  lotta, vero “vaccino” perché l’uomo non rinnovi le sciagure di cui è stato protagonista. E’ una lotta veramente impari perché l’ “immunizzazione” – per usare termini ora purtroppo ricorrenti  –  solitamente si ferma alla generazione che ha direttamente subito la tragedia. Ma, come disse Paolo di Tarso,  contra spem in spem credidit, ut fieret pater multarum gentium.  Confidando quindi  che  anche i testimoni di quanto non va dimenticato   possano diventare “genitori”  di solidarietà e pace.