Perugia: richiesto il rinvio a giudizio di un amministratore di un Ente locale della Provincia , ipotizzandosi a suo carico, secondo le indagini della Guardia di Finanza, il delitto di truffa aggravata, in quanto commesso ai danni dell’Ente, e continuata, perché protrattasi nel tempo

Richiesto nei giorni scorsi il rinvio a giudizio di un amministratore di un Ente locale della Provincia di Perugia, ipotizzandosi a suo carico il delitto di truffa aggravata, in quanto commesso ai danni dell’Ente, e continuata, perché protrattasi nel tempo.In particolare, a seguito di indagini particolarmente approfondite svolte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza, attraverso l’acquisizione di documentazione presso la Regione Umbria e presso l’Ente locale e attraverso l’audizione di numerose persone informate sui fatti, fra cui i responsabili ed i dipendenti del gruppo Regionale del partito politico di appartenenza è emerso che il soggetto, amministratore dell’Ente locale,  veniva assunto nel febbraio del 2020 dal gruppo regionale e, giusto dopo un mese, chiedeva ed otteneva l’aspettativa senza stipendio, giustificando tale sua richiesta proprio con le funzioni sindacali svolte. Con l’aspettativa, l’amministratore locale otteneva, però, il versamento dei contributi previdenziali da parte dell’Ente di appartenenza, versamento che, secondo la prospettazione dell’accusa, è da ritenersi indebita, in quanto l’instaurazione del rapporto di lavoro è, in base alle indagini svolte, da considerarsi fittizia e finalizzata solo a questo specifico scopo. In relazione a tale indicata ricostruzione, si è ipotizzato il delitto di truffa aggravata. Durante le indagini, l’amministratore locale ha chiesto di essere interrogato ed ha rivendicato la correttezza del suo operato, contestando l’assunto dell’accusa sulla strumentalità dell’instaurazione del rapporto di lavoro.A seguito della richiesta di rinvio a giudizio, il Gup presso il Tribunale di Perugia ha fissato l’udienza preliminare il 20 dicembre prossimo.