Piancastagnaio: il Jazz arriva sull’Amiata con il ‘Fonti Jazz festival’ dal 29 agosto al primo settembre con grandi nomi, da Maria Pia De Vito a Gianluca Petrella

Da Giovedì 29 Agosto a Domenica 1 Settembre, le Fonti di Borgo di Piancastagnaio  diventeranno un teatro naturale per Fonti Jazz Festival, festival di musica jazz e contaminazione alla sua prima edizione. I concerti saranno 4 e offriranno la possibilità di fare un viaggio nel jazz ma anche in altri territori musicali.  “Fonti Jazz Festival nasce dall’idea di mettere in relazione un genere, il jazz, e un elemento, l’acqua, che hanno moltissimo in comune. Entrambi arrivano di getto, scorrono, mutano pur avendo un’origine chiara. Improvvisano creando nuove vie” così Valeria Pinzi, direttrice artistica del festival. E proprio con lo spirito di non avere confini e di aprirsi alla contaminazione sono stati scelti gli artisti di questa prima edizione. Si parte giovedì 29 Agosto con i Linha de Passe, “linea di passaggio” in portoghese. In questo progetto, Maria Pia de Vito, una delle voci jazz più importanti del panorama nazionale e internazionale, propone, insieme al chitarrista brasiliano Taufic e a Roberto Rossi alla batteria, un repertorio che collega Napoli al Brasile, attraverso una commistione linguistica e musicale tra queste due terre. Si continua il 30 Agosto con Gianluca Petrella e Pasquale Mirra, un duo atipico ed eclettico formato da trombone e vibrafono. Gianluca Petrella è tra i più riconosciuti musicisti italiani nel mondo. Strumentista, compositore e produttore, ha vinto per due anni consecutivi il Critics Poll della rivista Down Beat, nella categoria “artisti emergenti” e negli oltre 20 anni di carriera ha intrecciato in maniera trasversale il meglio della scena musicale contemporanea sia in ambito discografico che sui palchi dei più rinomati festival e club del pianeta. Pasquale Mirra è considerato uno dei vibrafonisti più interessanti della scena italiana ed internazionale. Nel 2013, 2014 e 2015 viene nominato miglior vibrafonista italiano dalla rivista di settore Jazz it.  Definirli jazzisti è assolutamente riduttivo, nella loro attività individuale entrambi spaziano tra jazz, avanguardia, improvvisazione, musica elettronica e poliritmie. Un concerto che offre la possibilità di fare un viaggio attraverso atmosfere sonore inesplorate. Sabato 31 Agosto sarà la volta di Tight Trio  (Andrea Saffirio, Andrea Colella e Claudio Sbrolli) che per l’occasione si avvarrà di Antonello Sorrentino come special guest alla tromba. Tight Trio celebra il grande compositore e sassofonista americano Wayne Shorter, proponendo una selezione di brani tra i più amati del grande musicista di Newark, a poco più di un anno dalla scomparsa. La naturale attitudine esplorativa dei componenti del combo e la presenza della voce della tromba in luogo del sassofono nella line-up sono due elementi che consentono al gruppo di affrontare il repertorio di Shorter con una certa originalità nel suono e nell’approccio al materiale tematico e improvvisativo.   Il festival si chiude domenica 1 Settembre con i ButNot4Trane(Aldo Milano, Raffaele Pallozzi, Franco Fabbrini, Dario Rossi) che offrono un repertorio è formato da brani originali e inediti composti dai vari membri del gruppo, caratterizzati da stili e ambienti sonori diversi. L’originalità di questo progetto sta proprio un questo: ogni componente, che vanta esperienze e collaborazioni di livello internazionale, col proprio background e i propri gusti musicali influenza il tipo di musica che viene proposta. Si va dallo swing, all’even eights fino al funk, lasciando all’improvvisazione sempre un ruolo da protagonista. Durante i giorni del festival  sarà attiva, presso le carceri della Rocca di Piancastagnaio, una mostra del duo pittorico composto da Massimo Chioccia e Olga Tzarkova. Lui umbro, lei russa, collaborano insieme dal 1996 e vivono vicino ad Orvieto, dove ha sede la loro bottega d’arte. Conosciuti a livello internazionale per le loro opere ispirate al jazz, hanno esposto i loro lavori, tra gli altri, al Jazz Museum di Rotterdam, ad Umbria Jazz e al Newport Jazz Festival.