Pienza: Valerio, Di Paolo, Manzini, Albinati, Spadaro, Veltroni, Buticchi attirano il pubblico.Il libro è un’imbattibile arma di pace .Ottimi riscontri a Pienza per ‘Emporio Letterario 2024’

di Diego Mancuso

Giunto alla 12.a edizione, l’Emporio Letterario di Pienza, organizzato dall’Associazione culturale Compagnia del Teatro – Caffeina Eventi di Viterbo in collaborazione con il Comune di Pienza, dimostra di aver trovato una sua dimensione ideale. Da venerdì 24 a domenica 26 maggio, nelle ambientazioni che non fanno altro che esaltare il fascino della cittadina patrimonio UNESCO, sono andati in scena ben diciannove appuntamenti, tutti ad ingresso gratuito. E ogni incontro ha avuto una sua personalità, una sua fisionomia, riuscendo ad abbracciare così tutto l’amplissimo panorama nazionale del libro, della letteratura, della passione per la lettura. Non sono mancati infatti gli autori più popolari, legati all’idea di best seller, come Chiara Valerio e Paolo Di Paolo, entrambi, non a caso, in dozzina nel Premio Strega, e Antonio Manzini; c’è stato spazio per la narrativa (un nome per tutti, quello di Marco Buticchi, con le sue avventure campione di vendite, in tutto il mondo) e la saggistica (altri esempi, Padre Antonio Spadaro (“Dialoghi sulla fede”), che ha parlato con grande profondità e acutezza del cinema di Francis Ford Coppola, oil giornalista radio-televisivo della RAI, Giorgio Zanchini, “La cultura nei media”); è stato protagonista un volto/nome popolarissimo come Walter Veltroni, capace di mixare magistralmente storia e romanzo nella presentazione della sua ultima opera, “La condanna”, il cui intervento potrebbe essere ascritto tranquillamente ad una “lectio”, soprattutto quando ha parlato del devastante impatto dei social sulla vita sociale (quella vera); è stata aperta una grande finestra sul calcio, il gioco più popolare al mondo, con miliardi di appassionati, grazie alla presenza di Totò Schillaci e Roger Milla, che hanno parlato dei mondiali di calcio ’90 e ’94, protagonisti di un brillantissimo ed emozionante faccia-faccia; e, non ultimo,sono stati confermati gli spazi per il fumetto e per la musica.Come sempre, poi, sono stati diversificati anche i linguaggi utilizzati per la presentazione delle diverse opere: dalle tradizionali interviste ai monologhi e lectio magistralis fino alle sempre apprezzatissime performance teatrali, come quella offerta dal già citato Manzini in tandem con Tullio Sorrentino, una rivisitazione in chiave comico-surrrale di temi biblici, molto apprezzata dal pubblico. Infine, anche il territorio ha avuto la sua parte, grazie a precise scelte che hanno evidenziato il lavoro e i prodotti editoriali di chi ha rivolto la propria attenzione verso le terre del sud senese.Il riferimento è all’autore locale Enrico Fiori, che nel suo “Guida strana tra l’Orcia e la Chiana” ha raccolto un bel viaggio nel patrimonio del territorio e una riflessione sulla sua conoscenza da parte del turista e sulla sua valorizzazione da parte delle amministrazioni locali. L’Ambasciatore Pasquale Ferrara(“Cercando un paese innocente. La pace possibili in un mondo in frantumi”)ha esposto un’approfondita riflessione sul ruolo della guerra e sulla sua necessità o non necessità. Ovvero sulla necessità di formulare teorie geopolitiche che puntino sul ruolo della pace, visto che gran parte della storia umana si è svolta in tempo di pace.Ampiamente partecipato e particolarmente intenso è stato l’incontro con la già citata Chiara Valerio il cui “Chi dice e chi tace” è stato affidato al commento della docente e scrittrice Elisabetta Mondello. Notevoli consensi anche per Paolo Di Paolo, autore di “Romanzo senza umani”, intervistato da Giulia Marziali, e per la lectio magistralis di Edoardo Albinati sul “saccheggio” dai libri altrui. Il volto noto di Roberto Giacobbo ha chiuso, domenica sera, l’intensa rassegna.