Poggibonsi: il 22 novembre al ristorante ‘Alcide’ la diciassettesima edizione della tradizionale cena – degustazione dedicata alle più famose zuppe di pesce italiane.L’ospite d’onore è Matteo Donati dell’omonimo Ristorante di Castiglione della Pescaia
L’edizione 2024 di “Cacciucco Day”, la tradizionale festa dedicata al più famoso dei piatti livornesi, trapiantato da oltre un secolo in terra senese, è dedicata all’incontro con “Il Caldaro dell’Argentario”. Per la diciassettesima edizione, infatti, l’ospite d’onore è Matteo Donati (foto) chef e proprietario dell’omonimo Ristorante Donati di Castiglione della Pescaia. È un considerato uno dei migliori interpreti della zuppa di pesce tipica dell’Argentario, il Caldaro, ed è spesso in programmi tv della Rai come Eat Parade e Geo.“Sono alcuni anni che volevamo sperimentare un gemellaggio fra il Cacciucco di Alcide e il Caldaro dell’Argentario – dice – dice Roberta Ancillotti, Ad dell’Hotel Ristorante Alcide – ma finora non c’era mai stata l’occasione. Non sono molti, infatti, gli chef che ancora si dedicano con passione a questo piatto della tradizione maremmana “.Una serata gourmet per appassionati della tradizione e delle zuppe di pesce che sono le due portate principali della cena – degustazione. Da Poggibonsi, in quasi venti anni di Cacciucco Day, sono passati i cacciucchi alla viareggina, all’elbana, la zuppa corsa, il brodetto alla sambenedettese e molte altre specialità. La storia di Alcide inizia addirittura nell’Ottocento, nel 1849, e ancora oggi è gestito dalla famiglia Ancillotti, giunta alla quinta generazione con la direzione di Roberta, pronipote del signor Alcide. Dagli anni Venti del Novecento, è considerato uno dei luoghi cult dove degustare la famosa zuppa di pesce livornese, qui cucinata da sempre nella variante “di Alcide”. La cena – degustazione del Cacciucco Day 2024 che si svolgerà al ristorante Alcide di Poggibonsi la sera (dalle ore 20 circa) di venerdì 22 novembre, sarà l’occasione per ripercorrere a tavola la storia comune di queste zuppe di pesce, piatti “di recupero” dei pescatori, nati poveri e diventati gourmet, oggi fortemente identitari. Anche il Caldaro dell’Argentario ha origini umili simili al Cacciucco e prende il nome proprio dal contenitore, la grossa pentola dove i pescatori facevano bollire il pescato meno adatto alla vendita. Deriva probabilmente dal latino “caldarum” che significava bagno caldo e anche paiolo, l’odierno calderone. Una parte del ricavato della serata sarà devoluto in beneficenza all’associazione Odv “Insieme per donare un sorriso” di Graziella Moni, che si occupa di cibo, cure mediche e istruzione per i bambini del Kenya. L’associazione in Africa ha costruito case, scuole, aiutato famiglie. Adesso è impegnata per ristrutturare e sostenere economicamente una scuola vicino a Malindi che rischiava di essere chiusa. Oggi i bambini sono 250 e mangiano tutti a scuola gratuitamente, un medico li visita una volta al mese. Dentro il ristorante Alcide sarà predisposto un mercatino di prodotti solidali provenienti dal Kenya che contribuiranno ad aumentare le risorse a disposizione dell’associazione.