Poggibonsi: verso il ballottaggio; candidata sindaca Susanna Cenni (centrosinistra), «Sanità, scuola, partecipazione, cura della città. Tanti i punti programmatici in comune con chi non si riconosce nella destra»
«È iniziato il secondo tempo: un tempo decisivo per il futuro di quella che è la seconda città e il primo distretto industriale di questa provincia». Con queste parole la candidata sindaca del centrosinistra, Susanna Cenni, commenta i risultati del primo turno mentre è già al lavoro in vista del ballottaggio. «Non ho mai pensato – aggiunge – che il risultato fosse scontato. La presunzione non mi appartiene e aver vissuto una campagna elettorale aperta e in mezzo alla gente ci ha resi consapevoli degli apprezzamenti e delle criticità. Entrambe queste dimensioni si trasformano in voti, in segnali da tenere in considerazione e interpretare, partendo dal presupposto che gli elettori vanno sempre ascoltati e rispettati». Da molti anni, d’altronde, in politica non è più tempo di autosufficienza e Poggibonsi non fa differenza. La destra è al governo nel Paese e altri Comuni vicini e simili – da Colle Val d’Elsa a Pontedera, passando per Empoli – sono di fronte a ballottaggi, anche se con poco scarto. «A questi risultati – aggiunge Cenni – si risponde con consapevolezza, umiltà e con la volontà di comprendere e recuperare. Partendo da quel 49% di consensi che è un dato importante per il Pd, per la lista civica “Futura” che è nata in gran parte dal percorso di partecipazione e per Uniti per Poggibonsi. Li ringrazio tutti per il grande lavoro fatto e che è ancora in corso. Sono felice – aggiunge la candidata – di aver contribuito al buon risultato di tanti giovani under 30 che, se vinceremo, entreranno in Consiglio comunale e di vedere tra gli eletti un’importante rappresentanza di Staggia Senese a testimonianza della nostra attenzione per tutto il territorio. Sono, inoltre, molto contenta della collegialità, del positivo lavoro di squadra che ha caratterizzato questi mesi: l’impegno di tantissimi volontari, donne e uomini generosi che, accanto ai partiti, hanno rappresentato il nostro progetto e alimentato una campagna così partecipata». «Questo è il momento – commenta ancora Cenni – di aprirsi ancora di più al confronto, dialogando con chi ha deciso di non andare a votare e, soprattutto, con l’elettorato che non ci ha scelto e che ha voluto, così, darci dei segnali chiari, ma che culturalmente e dal punto di vista valoriale non si riconosce nella destra. Penso che ci siano temi di comune interesse sui quali un dialogo è possibile e auspicabile, lo abbiamo letto nei programmi, lo abbiamo sentito nelle settimane in cui ci siamo confrontati anche quando a prevalere erano le differenze. Sono punti importanti del nostro lavoro programmatico: la difesa della sanità pubblica, universalistica, territoriale; la scuola pubblica e l’accesso per tutti alla formazione; la partecipazione civica attraverso strumenti ben definiti, dalle consulte di quartiere al patto per lo sviluppo; il ruolo delle Comunità energetiche e le occasioni rappresentate dalla transizione ecologica; la rivitalizzazione del centro e dei quartieri anche come strumento per favorire la sicurezza. Lavoreremo su questo, con pazienza, ogni giorno. Chiedendo ai nostri elettori di tornare a votare e a chi ha a cuore il futuro della città di sostenerci in questo cammino».