Roma: la Presidente della provincia di Siena Agnese Carletti, intervenendo al congresso dell’UPI, ha ribadito il “no alla manovra restrittiva sul personale degli enti locali” chiedendo lo stralcio della norma e l’ampliamento dell’organico
Il “no alla manovra restrittiva sul personale degli enti locali” e quindi lo stralcio della norma e l’ampliamento dell’organico : questo uno dei punti fondamentali toccati dalla Presidente della provincia di Siena Agnese Carletti intervenuta a Roma all’assembla congressuale dell’Upi( Unione province italiane).”Nonostante nel Piano strutturale di bilancio allineato alle raccomandazioni UE si preveda la riforma della PA attraverso la promozione dello sviluppo di nuove competenze il Governo – ha fatto presente la Presidente – introduce, nel disegno di legge di bilancio nazionale 2025-2027, una pericolosa manovra restrittiva sul personale degli enti locali, con una limitazione del turn over pari al 75 per cento della spesa del personale di ruolo cessato nell’anno precedente. E questo anche per gli enti che abbiamo parametri di sostenibilità finanziaria virtuosi. Rispetto al personale – ha detto ancora Carletti – chiediamo lo stralcio della norma e un vero rafforzamento della capacità amministrativa delle Province, mediante l’ampliamento degli organici, l’immissione di personale altamente specializzato (progettisti, tecnici specializzati, esperti di gestione degli appalti, esperti finanziari, esperti nella trasformazione digitale e nella trasformazione energetica, etc.) e la valorizzazione delle dotazioni presenti”. Poi sul Pnrr la Presidente ha aggiunto:” è veramente un orgoglio apprendere dagli ultimi dati disponibili che al momento le Province stanno per il momento facendo pienamente e responsabilmente la loro parte riguardo all’attuazione del Piano . I circa 3,1 miliardi assegnati complessivamente al comparto si traducono in 1.700 progetti sui territori, di cui 1.496 riguardano le strutture scolastiche, cioè il futuro del nostro paese. Già diverse opere iniziano ad essere concrete e visibili dai cittadini – in Toscana ci sono già quattro-cinque interventi conclusi – ma non mancano certo difficoltà e fatica tra le 6.402 gare espletate a livello nazionale, in primis per l’aumento dei costi di realizzazione che non trovano copertura a livello nazionale. Abbiamo davanti una grande sfida. Facciamo delle Province – ha concluso – l’ente del futuro: della semplificazione, degli investimenti, del supporto ai comuni, dello sviluppo dei territori” .