San Casciano dei Bagni: il museo dei bronzi prende forma, 2025 anno chiave per il cantiere

Di Stefano Magi

San Casciano dei Bagni si prepara a un passo decisivo per la valorizzazione delle sue straordinarie scoperte archeologiche. La sindaca Agnese Carletti ha confermato che il 2025 sarà l’anno dell’avvio del cantiere per il museo destinato a custodire i bronzi rinvenuti nel sito del Bagno Grande. L’annuncio è stato fatto durante il convegno “Oltre il bronzo”, in programma ieri e oggi all’Università per Stranieri di Siena, in cui studiosi e archeologi hanno discusso delle scoperte e delle prospettive future del sito. Il progetto non riguarda solo la conservazione dei reperti, ma avrà un impatto più ampio sul territorio. “Sarà una grande opportunità per tutti: attirerà visitatori, studiosi e professionisti, creando un indotto economico e lavorativo. Già oggi stanno nascendo nuove attività per rispondere alle esigenze di residenti e turisti in vista della futura apertura”, ha dichiarato Carletti.Gli scavi hanno riportato alla luce statue votive in bronzo, iscrizioni e offerte rituali di epoca etrusca e romana, rimaste sepolte per secoli nei fanghi termali. Tra i reperti più significativi, un’iscrizione che menziona Junco Valeriano, noto per aver denunciato Messalina all’imperatore Claudio. “Ogni iscrizione racconta una storia di devozione e di vita quotidiana, restituendoci frammenti preziosi della società antica”, ha spiegato Jacopo Tabolli, coordinatore scientifico dello scavo.  Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena, ha sottolineato il valore culturale del progetto: “un museo come questo non è solo un’opera di conservazione, ma un’opportunità di crescita culturale ed economica per tutto il territorio”. Attualmente, sono in corso lavori di messa in sicurezza delle strutture termali del sito. Il soprintendente Gabriele Nannetti ha confermato che il cantiere per l’ampliamento dell’area di scavo è già avviato, con l’obiettivo di proteggere e valorizzare ulteriormente il santuario termale. Per la gestione del museo si sta valutando la creazione di una Fondazione, che coinvolgerà Comune, Ministero della Cultura e Regione Toscana. “Un soggetto partecipato da più istituzioni permetterà di condividere la gestione e rendere tutti attori protagonisti di questo grande progetto”, ha precisato Carletti.   Il museo, insieme all’hub e al parco archeologico, diventerà un punto di riferimento non solo per la conservazione dei reperti, ma anche per la ricerca e la formazione, rafforzando il ruolo di San Casciano dei Bagni nel panorama culturale e scientifico.