Sansepolcro: “Premio cultura della Pace”, tra i candidati anche la sorella di Cucchi

L’informazione televisiva, la ricerca della verità, la legalità, l’impegno nel sociale e il recupero delle persone. Sono il “fil rouge” della XV edizione del Premio Nazionale “Cultura della Pace – Città di Sansepolcro”, che oggi ha presentato i candidati selezionati dal Comitato Scientifico. Si tratta di “Blob, di tutto di più”, programma TV; Daria Bonfietti (sorella di Alberto, che morì il 27 giugno 1980 nel disastro aereo noto come strage di Ustica); Ilaria Cucchi e Pietro Schirone (protagonisti della  vicenda di Stefano Cucchi); Vito Alfieri Fontana (prima titolare di un’azienda che produceva armi, che poi si è “convertito”) e Don Gino Rigoldi, (membro di numerose commissioni regionali e comunali che si occupano di minori e tossicodipendenza).  Il Comitato Scientifico ha individuato questi candidati al Premio Nazionale “Cultura della Pace-Città di Sansepolcro” XV Edizione, proseguendo il tema affrontato nella precedente edizione che fu dedicata alla guerra e alle sue metodologie. Alla presentazione hanno presieduto il sindaco Mauro Cornioli, l’assessore alla Cultura Gabriele Marconcini e il presidente dell’associazione “Cultura della pace” Leonardo Magnani. “L’informazione televisiva, infatti, può essere data in modo tale da giustificare atti violenti in un conflitto o riuscire, al contrario, a condannarli e marginalizzarli – spiega Leonardo Magnani, presidente dell’associazione “Cultura della Pace” – La ricerca della verità quale prima vittima della guerra, la legalità come cessazione durante un conflitto armato, l’impegno nel sociale e il recupero necessari durante e subito dopo la violenza attuata. Tutto questo deve essere il nostro impegno e come associazione stiamo mettendo insieme tante piccolo tessere per realizzare un mosaico che promuova la civiltà, la pace, la condivisione. Il Comitato Tecnico si riunirà il prossimo mese per decidere ufficialmente il vincitore del Premio”. I nominativi dei candidati – commenta Gabriele Marconcini, assessore alla Cultura –  sono il risultato di un profondo lavoro di ricerca che il Comitato Scientifico dell’Associazione Cultura della Pace ha condotto, con l’intento di far emergere alcune importanti dinamiche che si legano al tema della guerra. Riflettendo sui filoni proposti, risulta piuttosto evidente che talvolta, seppur in maniera inconsapevole, anche tutti noi, nell’ambito delle attività e delle scelte che compiamo quotidianamente, possiamo esercitare un’azione che può, a seconda dei casi, contribuire ad alimentare o ad attenuare i conflitti che continuano a flagellare il mondo”.  Ma il Premio non è l’unica iniziativa dell’associazione in questo periodo. E’ stato presentato anche il calendario dal titolo “Un posto fisso – Sansepolcro 2021”. E’ dedicato alle arti e mestieri di Sansepolcro che hanno contribuito a creare un tessuto sociale di rilievo per dare vita ad una comunità e una cultura di pace. La distribuzione permetterà di aiutare famiglie bisognose con bambini del Borgo. Il calendario, con foto di Riccardo Lorenzi, è stato realizzato grazie alla collaborazione degli studenti dell’Istituto Professionale “Buitoni” di Sansepolcro e dell’Istituto d’istruzione superiore “Liceo Città di Piero”. Simbolo del calendario è una sedia bianca “addobbata” con le firme di tutti i ragazzi e degli artisti, a cui oggi si sono aggiunte le firme del sindaco e dell’assessore. Sulla prima pagina del calendario è presente un QR Code che, dall’11 dicembre, tramite cellulare mostrerà un filmato relativo al backstage della preparazione del calendario.