Sarteano: “I camminatori Folli” hanno portato, come novelli pastori, la lampada contenente la ‘Luce della Pace di Betlemme ‘ al presepe vivente di Monteleone di Orvieto
Dal diario di Lucia Fanciulli
“La nostra avventura è iniziata alle 10 del 26 dicembre al bar dello Sport di Sarteano . Guidati da Luca Nizzi ,portatore unico della luce, il gruppo si è presentato quasi al completo, perché ancora privo della presenza del nostro Barone a causa di un infortunio al ginocchio. Accompagnati da Laura Crescenzi e Eka Gioia Motta ospiti d’onore,siamo partiti armati di lanterne e mantelli con l’obiettivo di portare la Luce della Pace di Betlemme al presepe vivente di Monteleone di Orvieto. Il clima decisamente favorevole, quasi autunnale nonostante la fine di dicembre, ha reso il percorso suggestivo. A Cetona, ci ha sorpresi l’incontro con il Sindaco Roberto Cottini e la sua banda musicale , che stavano celebrando il loro patrono. Nonostante il festeggiamento imminente, il Sindaco ci ha calorosamente accolti con un “Benvenuti, a I camminatori folli.” .Grazie Roberto”.Dopo una breve sosta al bar Cavour, siamo ripartiti. A circa 2/3 km più avanti, siamo stati accolti da Omelio e Mirella, due gentili abitanti locali,in località “Il Pollaiolo”, che ci hanno invitato nella loro graziosa taverna, offrendoci un momento di riposo, vino e generosa ospitalità. Un gesto che ha rinnovato la speranza nel bene. “Finché succede questo, significa che in questo mondo c’è ancora speranza,” ha commentato saggiamente la nostra Laura. Proseguendo tra risate ,canti, e chiacchiere la competizione tra camminatori e camminatrici folli è emersa anche oggi! In visibile difficoltà gli uomini del gruppo data l’inferiorità numerica 6 donne e 3 uomini! Alle 17, puntuali, siamo arrivati a Monteleone, dove ci siamo trasformati in pastori grazie alle organizzatrici del presepe. L’ingresso nel paese, guidato dal Sindaco Angelo La Rocca ,dal Parroco Don Simone Catana e da un centurione romano a cavallo,è stato un momento straordinario: i padroni di casa ci hanno fatto strada lungo le vie del delicato borgo immerso nell’atmosfera unica del presepe vivente. Arrivati davanti al natività il bambino Gesù piangeva a squarciagola. Mentre con la nostra lanterna abbiamo acceso il loro cero, il parroco ci ha ringraziato per il nostro gesto dopodiché ha commentato il pianto del bambino,sottolineando che la strage degli innocenti non è ancora terminata riferendosi al conflitto in Palestina..È stato un attimo di profonda riflessione. Ci siamo inginocchiati, emozionati, commossi… “Una giornata ricca di incontri, sorprese e generosità che rimarrà indelebile nei nostri ricordi. Grazie Monteleone”.