Sarteano: la Giostra del Saracino alla ricerca del nuovo Presidente. Gianfranco Paolini, presidente uscente, ha confermato che non si ricandiderà a causa dei suoi impegni di lavoro che lo portano spesso in giro per l’Italia. Le Contrade devono ora trovare una nuova guida della Giostra

Di Leonardo Mattioli

In effetti non è stato proprio un fulmine a ciel sereno perché Gianfranco Paolini, presidente della Giostra del Saracino da tre anni a questa parte, lo aveva anticipato per tempo. Ma l’altra sera, giovedì 27  ottobre, durante l’assemblea dei soci , Paolini ha sorpreso molti che forse speravano in un suo ripensamento ma così non è stato e ha formalizzato il fatto di essere arrivato al traguardo del suo mandato triennale alla guida della associazione più rappresentativa di Sarteano, appunto la Giostra. D’altronde i suoi impegni di lavoro in giro per l’Italia non gli permettono più di poter svolgere con la dovuta attenzione quel ruolo di presidente. Un presidente che deve essere presente sul territorio, deve viverlo perché, come si è sempre detto, la Giostra è Sarteano e Sarteano è la Giostra, la sua essenza, la sua anima. In un borgo di neanche  5 mila abitanti ci sono tanti di quei cavalli, quasi il 10% della popolazione, a dimostrazione di come il paese  e la Giostra, che si corre grazie ai cavalli, tengano tanto a questi spettacolari animali, spesso anche intesi come “animali d’affezione”. Ora tocca alla Giostra e soprattutto alle cinque contrade interrogarsi su chi potrà essere il nuovo presidente. Certamente dovrà essere un personaggio con grande passione  e tanta determinazione come l’attuale presidente onorario Sergio Cappelletti che per alcuni lustri ha guidato la Giostra con polso fermo e sguardo fisso sull’orizzonte per cogliere per tempo le innovazioni da apportare e come ha fatto per tre anni lo stesso Paolini. Certamente all’interno della Giostra e delle contrade i personaggi con i  numeri giusti non mancano. Molti sono cresciuti anche all’ombra dello stesso Paolini nell’ultimo triennio. E’ da vedere se se la sentono e  non abbiano impegni che  confliggano  temporalmente con quell’incarico. Insomma, a quanto sappiamo, personaggi capaci ci sono e quando parlo di personaggi non mi riferiscono solo a uomini, ci sono anche delle donne che negli anni passati hanno rivestito egregiamente ruoli di vertice nelle contrade, ad esempio. E poi dopo aver avuto per la prima volta in Italia un presidente del Consiglio donna come Giorgia Meloni, il comune di Sarteano non è da meno, sotto questo profilo, con un vicesindaco donna come Flavia Rossi o un assessore alla Giostra come Francesca Tosti. Ma al di là di queste riflessione, con  Paolini  abbiamo ripercorso i suoi tre anni di mandato per  offrire al nuovo/a presidente  eventuali spunti sui quali riflettere.

D.Presidente Paolini i suoi tre anni di mandato sono stati tra i più difficili della storia del Saracino. Dopo una partenza “scoppientante” tra il Natale 2019 ed l’epifania del 2020 dove si sono visti tanti giovani entusiasti adoperarsi per la riuscita delle manifestazioni (non dimenticheremo la tombola con canti e panini alla porchetta) e la bella manifestazione di metà gennaio con l’omaggio a Sant’ Antonio abate, si piombò nella più buia e ancor oggi insuperata crisi dal dopoguerra : la pandemia e la crisi economica che seguì. Come ne siete usciti e , soprattutto, come avete fatto?

R.”Un periodo certamente terribile, fatto di riunioni surreali via web, con crescenti timori per la salute e la tenuta anche economica della manifestazione. Tuttavia si tennero, contro ogni previsione, manifestazioni estive, tra cui la suggestiva ed indimenticabile ‘prima’ a Sarteano dello spettacolo di fuoco del drago bianco e la prima disfida di giovani tamburini e sbandieratori al Castello.  Speravamo che le cose sarebbero migliorate nel secondo anno:  in realtà peggiorarono dal punto di vista economico e sanitario e si arrivò al secondo anno senza Giostra con il timore di vedere la fine di molte manifestazioni che decidevano di chiudere i battenti, e che potevano essere anche la loro fine. Le manifestazioni estive del secondo anno furono in tono minore e decisamente realizzate con tanta preoccupazione”.

D.Due anni di quasi ‘fermo’ sono tanti. Poi è arrivato il 2022 e si è cominciato a vedere un orizzonte più sereno. E’ così?

R.”Infine si è giunti all’estate 2022: in effetti  in pochi credevano alla possibilità che si sarebbe corso, ma già dal gennaio lei, Paolini, aveva anticipato che “contro ogni avversità” la Giostra si sarebbe disputata . E così è stato. Dopo la ripresa di una bellissima processione di San Rocco e la splendida ed indimenticabile  esibizione dei ‘trombonieri’ per la tratta, si arrivò al giorno della Giostra. Tutto pronto, splendida la parata ricchissima di figuranti, pubblico eccezionale , ma il 15 agosto … al momento cruciale  c’è stata la pioggia! Sembrava che tutto dovesse finire ma la caparbietà dell’associazione, con una serata di riorganizzazione rapidissima,ha permesso il giorno successivo lo svolgimento della manifestazione e la bellissima disputa che vi è stata tra le contrade. Non si può dimenticare in tutto questo monumentale lavoro svolto, l’apporto fornito dal Presidente onorario della Giostra, Sergio Cappelletti, nominato qualche mese su mia iniziativa  alla carica più rappresentativa , che è stato un infaticabile sostenitore della manifestazione”.

Per concludere si può  senz’altro dire che l’ultimo mandato triennale di Gianfranco Paolini sia stato chiuso con un ottimo risultato soprattutto alla luce del fatto che per due anni la Giostra non si è corsa per la pandemia e che l’ultimo anno la manifestazione si sia tenuta con tutti i limiti necessari. Si può parlare sicuramente di “un miracolo di buona gestione” da parte del Cavalier Paolini, estimatore ed amante da sempre della terra sarteanese e della sua Giostra.