Sarteano: presentato il nuovo “Giallo” di Mauro Cottini che ha al centro la Tomba della Quadriga Infernale, la tomba etrusca delle Pianacce collegata con il leggendario Tesoro del re Porsenna , e tutta la comunità del piccolo borgo . Si chiama “Rosso Etrusco”, il romanzo che lo scrittore ,di adozione romana ma con forti radici sarteanesi, ha costellato di delitti prima di arrivare alla soluzione di un vero e proprio thriller pieno di colpi di scena

Si chiama “Rosso Etrusco” l’ultimo libro di Mauro Cottini, un sarteanese doc che ha vissuto a Roma per lavoro e che ha mantenuto salde le sue radici, dimostrandolo ancora una volta con questo nuovo “Giallo” presentato nel piccolo borgo su iniziativa della ProLoco che, come ha spiegato Isa Cipriani, vuole dare sempre più spazio agli scrittori che parlano del territorio. Il nuovo “Giallo”, presentato insieme al nostro direttore Leonardo Mattioli che ha stimolato con le sue domande lo scrittore, in questo caso è un vero e proprio Thriller pieno di delitti e di colpi di scena inaspettati  . E’ in pratica , in qualche modo, almeno per i personaggi principali, il seguito  del suo primo libro sul mistero del medaglione scomparso, intendendo quello raffigurante la testa di Garibaldi che  è passato a Sarteano per ben due volte. Bene quella testa in pietra che era stata affissa  come omaggio all’Eroe dei due Mondi su un lato dell’edificio che contiene il teatro degli Arrischianti è scomparsa da tempo. Nessun ne sa niente. Un mistero quindi. Difficile che qualche vandalo si sia divertito a distruggerlo nottetempo , più probabile che  qualche collezionista di cimeli se ne sia impadronito oppure che sia stato  “rubato” per vicende legate a ragioni quasi esoteriche . Chissà ? Ebbene su questo mistero, rimasto insoluto ma vero, Cottini ha costruito il suo primo romanzo ambientato parecchio intorno alla Tomba Etrusca delle Pianacce che diventa centrale nel suo secondo “Giallo”, anche perché i due protagonisti che sono sempre gli stessi e che sono il Maresciallo dei Carabinieri del reparto della tutela dei beni culturali Lorenzo Mauri e l’archeologa Claudia Neri , ruotano intorno a questo sito da dove “Rosso Etrusco” prende le mosse per dipanarsi fino a Parigi e in giro per l’Italia e in altri paesi europei. In questa sede, ovviamente, non vogliamo entrare nel dettaglio del libro per non rovinare il gusto di leggerlo ma possiamo anticipare che tutto parte dalla presunta scoperta del tesoro di Re Porsenna. Rispetto al primo libro, questo secondo rappresenta un vero salto di qualità. E’ ben costruito , ha un bel ritmo, scorre bene ed è piacevole leggerlo.

Molti tra gli amici di Mauro  hanno già cominciato a chiamarlo il Dan Brawn di Sarteano che lui ama molto come ama molto anche George Simenon, uno dei più prolifici scrittori di gialli,anzi di noir come li chiamano in Francia anche se Simenon era un belga di Liegi .  Dunque Brawn e Simenon: due fari per Mauro che da sempre ama anche la storia che approfondisce appena può. Del primo scrittore si può dire che ne  ha acquisito il ritmo della narrazione accattivante; del secondo la creatività delle ricostruzioni dei fatti. Una curiosità: nel suo nuovo libro , che è un omaggio a Sarteano e a tutta la sua comunità (in effetti è anche un libro corale con la presenza costante degli “amici del bar”) non indica mai il borgo con il suo nome attuale come fa invece con le vicine Chianciano, Cetona , Città della Pieve e Montepulciano, ma con l’antico nome etrusco di Boscogiano. Un altro omaggio a Sarteano.  Aspettiamo il terzo “Giallo” che Cottini ha annunciato ma senza entrare nel merito se non che forse potrà ruotare intorno alla leggenda dello “Strascico della Regina”. Sicuramente i due protagonisti saranno sempre gli stessi  anche per chiudere la “Trilogia”.