Sarteano: “Vedi Napoli è poi muori” ,non è un detto popolare ma lo si legge nei svariati graffiti che si trovano nella città campana. A dirlo il gruppo de ‘I camminatori folli’ che per due giorni ha visitato il capoluogo regionale della Campania
“Vedi Napoli è poi muori” ,non è un detto popolare ma lo si legge nei svariati graffiti che si trovano nella città campana. A sottolinearlo il gruppo de ‘I Camminatori Folli’ di Sarteano che per due giorni ha visitato il capoluogo regionale della Campania. Finito il week end a Napoli a “I Camminatori Folli” esta” un bellissimo ricordo di una città fantastica e – dicono alcuni di loro -con grandi contraddizioni. Certo una Napoli insolita, basta pensare che in ben due giorni abbiamo visitato tanti rioni e quartieri, ad esempio Pizzo Falcone, Chiaia, il Vomero, le impegnative Scale Pedamentina fino a giungere sulla famosa Via Spaccanapoli, San Gregorio Armeno, il Duomo dove viene custodito il “sangue di San Gennaro” i quartieri Spagnoli, quelli di Vergine e Sanità.”. Per uno dei fondatori del gruppo Luca Baglioni, “è stato un fine settimana intenso ma ne è valsa la pena : l’autenticità dei quartieri ed i rioni di Napoli trasmettono un emozione difficile da descrivere perché ad ogni passo senti il calore della sua gente, i profumi di cucina, rimani stupito dalla semplicità degli abitanti. Non posso non citare infine l’organizzazione tecnica, un merito per l’impegno e un grazie infinito per la magia regalata al risveglio di domenica mattina, una colazione in terrazza con sotto a noi il Golfo di Pozzuoli”.