Siena : appuntamento con la danza contemporanea  il 27, 28 e 29 gennaio .Al Teatro dei Rinnovati arriva “Memento”, l’avanguardistica pièce di Nyko Piscopo

“Memento” con le coreografie di Nyko Piscopo di Cornelia Dance Company, arriva al Teatro dei Rinnovati il prossimo 27, 28 e 29 gennaio. Lo spettacolo, dopo il successo della première internazionale in Polonia al Gdańsk Dance Festival, ha frequentato i palcoscenici europei e italiani portando in scena una pièce di danza che si fonda sul non-evento. Come nel capolavoro “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, la tensione è creata dal susseguirsi di speranze che non trovano uno sfogo concreto. Allo stesso modo, nella vita, ogni momento è attesa di qualcosa di definitivo che poi si scopre essere, una volta ottenuto, frammentato e soggettivo. All’interno della stagione teatrale 2022-2023 dei Teatri di Siena “IlluminarSi”  venerdì 27 gennaio (ore 21), sabato 28 gennaio (ore 21) e domenica 29 gennaio (ore 17).

La storia

Nella vita ogni momento è attesa di qualcosa di definitivo che poi, quando pensiamo di averlo ottenuto, scopriamo sempre essere frammentato e soggettivo. All’interno della coreografia i performer vivono quest’attesa e, nella ricerca di una risposta definitiva, divina e non, alla loro condizione esistenziale, cercano conforto l’uno dall’altro, si sfidano, oppure, come un coro, tendono tutti verso lo stesso punto.Alla fine, la meta stessa del loro viaggio si concretizzerà nel ricordo (memento significa, per l’appunto, “ricordati”) di questi rapporti e delle sensazioni che hanno sentito, rendendo la stessa un momento rituale, un atto sacro, e quindi eterno. Protagonisti sul palco, insieme alle coreografie di Nyko Piscopo, Nicolas Grimaldi Capitello, Eleonora Greco, Leopoldo Guadagno e Francesco Russo. Anche la partitura musicale contribuisce a creare questo effetto di sospensione e ripartenza costante. Se da un lato, attraverso momenti di leggerezza e ironia, l’angoscia sembra venire nascosta con successo, dall’altro lato la musica di Arvo Pärt rafforza l’emotività, negando sia ai danzatori che agli spettatori di restare indifferenti alle sensazioni che traspaiono dall’opera.