Siena: Confcommercio ;550mila euro attraverso l’erogazione di voucher che potranno portare nelle tasche fino a 1.500 euro, da spendere entro il 28 febbraio 2025 nel circuito delle attività commerciali che fanno riferimento ad EBiTTosc in tutta la Toscana
Ben 550mila euro per sostenere il reddito delle lavoratrici e dei lavoratori toscani del commercio e dei servizi attraverso l’erogazione di voucher che potranno portare nelle loro tasche fino a 1.500 euro, da spendere entro il 28 febbraio 2025 nel circuito delle attività commerciali che fanno riferimento ad EBiTTosc in tutta la Toscana.L’Ente Bilaterale del Terziario Toscano – E.Bi.T.Tosc. – costituito da Confcommercio Toscana e dalle organizzazioni sindacali regionali dei lavoratori: Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS Toscana, per il quarto anno consecutivo propone “Il Buono che Meriti”, il sostegno al reddito unico in Italia e rivolto alle lavoratrici ed ai lavoratori del settore terziario della Toscana. L’iniziativa cerca di dare un aiuto concreto sia alle famiglie che ai single, attraverso 14 sostegni. A beneficiare di questi sostegni saranno i lavoratori e le lavoratrici con ISEE sino ad un massimo di 32mila euro. Ognuno potrà richiedere fino ad un massimo di tre misure, rivolgendosi entro il 31 dicembre 2024 agli Info Point delle organizzazioni sindacali socie dell’ente, ma è consigliabile affrettarsi, visto che i voucher saranno assegnati fino ad esaurimento dei fondi disponibili. “Anche quest’anno l’Ente Bilaterale del Terziario Toscano rinnova la campagna ‘Il Buono che meriti’, un sostegno al reddito unico in Italia. 550 mila euro interamente a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori che, entro un massimo di 72 ore dalla richiesta, otterranno i voucher immediatamente spendibili nelle numerose attività che contribuiscono a rendere grande l’Ente – dice Daniele Pracchia, direttore Confcommercio Siena– Ci sono ben quattordici misure di sostegno quest’anno, articolate e diversificate tra loro in modo da rendere questo contributo davvero inclusivo alle esigenze ed alle richieste degli individui e delle famiglie”. ‘Il Buono che meriti’ è un contributo al reddito unico in Italia, con questi voucher si sostengono sia i dipendenti delle imprese, sia la rete commerciale toscana ed è proprio questa la strada da perseguire – continua Pracchia – L’obiettivo è quello di creare una maggiore sinergia tra coloro che possono tutelare l’occupazione ed il rafforzamento delle attività commerciali sul territorio per costruire benessere per tutti”.
Come funziona
Potranno ottenere un contributo i lavoratori e le lavoratrici che abbiano subito un periodo di sospensione del lavoro CIGCS/FIS.Una delle novità di quest’anno riguarda chi ha sostenuto spese per l’assistenza psicologica fino ad un massimo di 400 euro. Sono riconfermati molti altri sostegni: un premio natalità per chi ha avuto o adottato un figlio nel periodo gennaio-dicembre 2024, per chi ha sostenuto spese per l’asilo nido e/o la scuola materna dei figli, per i campi estivi, per l’acquisto di testi scolastici anche universitari. Confermato anche il contributo per il trasporto scolastico articolato in trasporto casa/lavoro: può richiedere il voucher anche chi utilizza il trasporto pubblico per raggiungere il posto di lavoro. Nell’ottica di incentivare la condivisione paritaria delle cure e delle responsabilità genitoriali, sono premiati con un bonus anche gli uomini che hanno goduto del congedo parentale non obbligatorio fino a 10 giorni lavorativi. Possono essere richiesti anche contributi per la borsa di studio, dei figli o dello stesso lavoratore, e come premio per l’impegno formativo dei dipendenti che abbiano partecipato ad almeno due corsi organizzati da E.Bi.T.Tosc. (fra quelli non obbligatori per legge). In tema salute, l’Ente erogherà un bonus per le lavoratrici e i lavoratori malati oncologici e/o bisognosi di terapie salvavita che abbiano superato il periodo di comporto. Bonus previsti per chi ha acquistato protesi acustiche, apparecchi odontoiatrici, ortopedici o ottici per sé o per i propri figli. E’ riconfermato il contributo autosufficienza, per lavoratori e lavoratrici con disabilità superiore al 60% o che abbiano figli o altri familiari disabili a carico. Sempre in tema di salute, ma dei propri animali di affezione, il progetto riconosce anche quest’anno un contributo per le spese veterinarie.