Siena: domani  5 e mercoledì 6 novembre al Teatro dei Rozzi “I due cialtroni” con Martufello e Simeoli

Un equilibrio tra umorismo e tensione, con momenti di comicità che si alternano a scontri accesi. E’ “I due cialtroni”, lo spettacolo in programma domani martedì 5 e mercoledì 6 novembre alle ore 21 al Teatro dei Rozzi all’interno del cartellone “Sipario Blu” della stagione 2024-2025 dei Teatri di Siena, direzione artistica di Vincenzo Bocciarelli. “I due cialtroni” è uno spettacolo avvincente che esplora le dinamiche complesse delle relazioni umane attraverso il contrasto tra due personalità opposte. Scritto e diretto da Pier Francesco Pingitore, i protagonisti sono Maurizio Martufello e Marco Simeoli.

La trama

In una baita-pensione di montagna, in mezzo alla neve, si ritrovano per una breve vacanza, all’insaputa l’uno dell’altro, due attori piuttosto noti: Massimo, grande interprete di teatro drammatico, e Mattia, attore comico, molto conosciuto al grande pubblico per i suoi spettacoli leggeri. Tra i due non corre buon sangue. Massimo giudica Mattia un comicastro da strapazzo, e Mattia ritiene Massimo un pallone gonfiato, poco noto al grande pubblico. I due attori non fanno che scambiarsi battute sempre più salaci, sul comportamento e sull’attività artistica dell’uno e dell’altro. La padrona di casa deve ogni tanto intervenire a mettere pace, perché la contesa fra i due rischia talvolta di farsi troppo accesa e di trasformarsi in rissa. Tutti e due gli attori sono nella baita ufficialmente per riposarsi, ma in realtà ciascuno di loro attende spasmodicamente una telefonata da Roma, che dovrà decidere il proprio futuro. Perciò ogni trillo di telefonino li fa scattare come molle. Per fortuna c’è sempre la padrona, che però a un certo punto deve assentarsi per andare ad accogliere in paese nuovi ospiti in arrivo. I due restano soli, le battute e gli screzi si moltiplicano. Improvvisamente si sente un boato fortissimo e va via la corrente. Panico dei due, finché non torna la luce e giunge una telefonata dalla padrona: la strada che porta alla baita è stata ostruita da una valanga di neve, caduta nel momento in cui si è sentito il boato, e non si sa quando potrà essere riaperta; l’ultima volta ci vollero tre settimane. I due sono dunque in balia delle proprie nevrosi e dei propri scatti d’ira. Riaffiorano episodi di tanti anni prima, quando entrambi ventenni l’uno militava a sinistra e l’altro a destra. Accuse e difese sulla vita passata di ciascuno, confessioni e sotterfugi, che si protrarranno fino alla “liberazione”, che avverrà con l’intervento delle donne della vicenda: la padrona, la fidanzata di Massimo, Alessandra, e la vivandiera Deborah.