Siena: il 20 novembre  nella sala degli Intronati a Palazzo Patrizi Umberto Pasti che parlerà di “Rohuna, un giardino e una comunità nel nord del Marocco”.

Mercoledì 20 novembre alle ore 17.30 nella Sala degli Intronati a Palazzo Patrizi , il Garden club di Siena in collaborazione con l’Accademia degli Intronati  ospiterà Umberto Pasti che parlerà di “Rohuna, un giardino e una comunità nel nord del Marocco”. Umberto Pasti è nato a Milano. Dopo la laurea in filosofia della storia, ha collaborato con il Giornale, scrivendo di letteratura, arte e costume;ha realizzato giardini in Italia, Spagna e Marocco, cercando sempre di utilizzare le piante autoctone. Ha fatto della natura del Nord Africa la protagonista di quasi tutti i suoi libri, a partire dal suo romanzo di esordio L’Età fiorita (2000). Ha scritto tra l’altro: L’Accademia del dottor Pastiche (2008), Giardini e no, Manuale di resistenza botanica (2010), Più felice del mondo (2011), Animali e no (2016), Perduto in Paradiso (2018), e Arabesco (2024). Umberto Pasti vive tra Milano, Tangeri, ed il villaggio di Rohuna, dove ha realizzato un giardino a protezione delle piante native del Marocco minacciate dall’incontrollata costruzione che da decenni scempia il paese. “Sono un autodidatta, l’ultimo arrivato, ma quando insieme ai ragazzi guido i visitatori sui nostri sentieri mi sento sicuro di me, perché conosco personalmente ognuna delle nostre piante; ricordo dove l’abbiamo salvata, in che occasione ne prendemmo i semi, il giorno in cui l’ho identificata, ne ho trovato il nome in latino. In un’area di circa duecento chilometri quadrati, credo che non ci sia contadino o pastore che non mi conosca: elnazrani di elnuar, il cristiano dei fiori, mi chiamano. Di queste piante, di questi fiori, per scelta dei jennun sono il padre, il custode, l’amante.”.La missione è a buon punto, la collina con le valli di narcisi salva e il villaggio che vi si trovava in cima prospera con una nuova scuola per i bimbi, un laboratorio per costruire giocattoli e uno per restaurare mobili; sono arrivati gli ospiti internazionali, i botanici curiosi, gli intellettuali, le visite sono numerose ed è ora il momento di pensare al futuro.