Siena: in corso fino a domani 4 ottobre il Congresso nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia . Gaudini (Ordine Siena): “Un grande evento per la città”
l 68esimo Congresso nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia in corso fino a domani 4 ottobre a Siena, è anche un grande evento per la città in termini di numeri e di sinergie attivate da parte dell’Ordine di Siena. Congresso organizzato, oltre che dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dagli Ordini degli Ingegneri di Siena e Grosseto – dal titolo “Svolte – Ingegneria per governare il cambiamento”. Sono circa 1.500 gli ingegneri italiani iscritti al congresso, e1.800 gli ospiti presenti negli alberghi, considerando che i familiari hanno colto l’occasione per visitare e vivere la città.Nei tre giorni congressuali vengono preparati oltre 4.500 pasti; 2.500 caffè al giorno; 70 le persone impegnate nel catering. “Abbiamo coinvolto la città – sottolinea il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siena, Francesco Gaudini -. I colleghi provenienti da tutta Italia hanno avuto il privilegio di essere ospitati in alcune delle diciassette Contrade, offrendo loro la possibilità di cogliere l’autenticità di uno spirito orgoglioso e fieri, che da secoli si tramanda e ci racconta la storia e la cultura di questo mondo. Assoluta novità poi l’idea del Congresso diffuso, dislocato cioè in più luoghi iconici della città e con la creazione di eventi aperti anche ai non addetti ai lavori, in linea con la propensione degli ultimi anni di realizzare eventi sempre più aperti al mondo della cultura, della politica, della società civile” sottolinea il presidente dell’Ordine di Siena.
La categoria– In Italia sono 252.571 gli ingegneri iscritti all’Ordine nazionale, di questi 43.974 femmine e 208.597 maschi; 238.915 iscritti alla Sezione A e i restanti 13.656 alla Sezione B. L’Ordine territoriale di Siena ha 830 iscritti. Tra gli ingegneri – a livello nazionale – si assiste al doppio fenomeno dell’incremento dell’età media di chi opera all’interno del sistema ordinistico e della presenza ormai di una larga maggioranza di ultracinquantenni. Dai dai dati rilevati dal Centro Studi CNI, risulta che l’età media degli iscritti all’albo professionale è passata da 49,8 anni nel 2018 a 52,1 anni nel 2024. Tra gli iscritti, i più giovani, fino a 35 anni, rappresentano appena l’11,6% del totale degli iscritti. Ma anche se si sale un po’ d’età la situazione non cambia: gli iscritti all rappresentano appena il 22,5% del totale. In sostanza il 65% degli iscritti attualmente ha più di 45 anni, con una presenza estremamente elevata di ultracinquantenni. Lo stesso dicasi per Inarcassa, quindi per coloro che esercitano in via esclusiva la libera professione: nel 2023 oltre il 60% si pone nella classe “46 anni e oltre” ed il 45.3% è costituito, più precisamente, da ultracinquantenni.