Siena: l’8 novembre  convegno organizzato dall’Università su “Le rotte migratorie nei Balcani occidentali. Il ruolo della Caritas nel processo di accoglienza”

Contrariamente all’opinione più diffusa e stereotipata l’Italia non è la sola porta d’ingresso in Europa per migranti e richiedenti asilo; da alcuni anni, e con valori in rapida crescita proprio in questi ultimi mesi, si è ben strutturata la cosiddetta “rotta dei Balcani occidentali”. Migranti e richiedenti asilo dalla Grecia attraversano il confine con l’Albania per spostarsi poi in Montenegro e risalire verso i Paesi del Nord Europa. Di questa rotta, e delle modalità di accoglienza e gestione dei migranti in Albania, si parlerà in occasione del convegno “Le rotte migratorie nei Balcani occidentali. Il ruolo della Caritas nel processo di accoglienza”, organizzato dal Laboratorio sulle disuguaglianze dell’Università di Siena. L’evento si terrà martedì 8 novembre a partire dalle 9.30 al polo didattico di via Mattioli a Siena e sarà un’occasione di confronto tra i diversi modelli di accoglienza in Italia e in Albania gestiti dalla Caritas. «Non dobbiamo più pensare all’Albania esclusivamente come paese di emigrazione – spiega il professor Fabio Berti, co-organizzatore del convegno – ma anche come ad un Paese di transito, dove si interviene per gestire e supportare persone in cerca di un futuro migliore per sé e per le proprie famiglie». Al convegno porteranno i saluti: Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Augusto Paolo Lojudice, Cardinale e Arcivescovo Metropolita di Siena,Colle di Val d’Elsa e Montalcino e Arjan Dodaj, Arcivescovo di Tirana; interverranno poi esperti e operatori italiani e albanesi.