Siena:  “Trappola per topi”, dall’8 al 10 novembre rigore ed eccentricità al Teatro dei Rinnovati

 Dopo il grande successo dei primi spettacoli della stagione teatrale 2024-205 dei Teatri di Siena, curata dal direttore artistico Vincenzo Bocciarelli, arriva al Teatro dei Rinnovati “Trappola per Topi” di Agatha Christie, per il cartellone del “Sipario rosso”. Uno spettacolo della compagnia di Ettore Bassi  per la regia di Giorgio Gallione, con traduzione e adattamento di Edoardo Erba e con Claudia Campagnola, Dario Merlini, Stefano Annoni, Maria Lauria, Marco Casazza, Matteo Palazzo, Raffaella Anzalone. Scene di Luigi Ferrigno; costumi di Francesca Marsella; musiche di Paolo Silvestri e luci di Antonio Molinaro. Appuntamento venerdì 8 novembre alle ore 21, sabato 9 novembre sempre alle ore 21 e domencia 10 novembre alle ore 17. Sabato alle ore 18,30, presso il Foyer del teatro, è in programma il primo della serie di incontri delle compagnie teatrali con il pubblico senese: saranno presenti gli attori della compagnia di Ettore Bassi, il direttore artistico Vincenzo Bocciarelli e Francesco Tomei, dottore di ricerca in Storia delle arti e dello spettacolo e rappresentante dell’associazione culturale “Venti d’Arte” Aps, che cura il progetto scuola “il Veliero”, il nuovo giornale dei ragazzi dei Teatri di Siena, ispirato alla stagione teatrale e ideato da Vincenzo Bocciarelli. Gli incontri con il pubblico saranno l’occasione per conoscere da vicino i protagonisti della stagione dei Teatri di Siena, confrontarsi ed entrare in contatto con il mondo del teatro e della cultura.

Lo spettacolo

“Trappola per topi” è un classico della letteratura teatrale, tradotto e adattato da Edoardo Erba con la regia di Giorgio Gallione e un cast numeroso che incarna un ventaglio di personaggi bizzarri e ambigui ma mai stereotipati. Uno spettacolo condito di rigore ed eccentricità stimolato da una messa in scena non polverosa che anche attraverso la brillante interpretazione dei protagonisti, lascia spazio all’invenzione e alla sorpresa, all’imprevedibilità e al contempo all’esattezza, proprio come nella scrittura della grande drammaturga britannica.