Siena: vertenza Beko Europe; la consigliera regionale del Pd Anna Paris ha partecipato al presidio dei lavoratori della Beko Europe mobilitati in  Viale Toselli dai sindacati ,“ è necessario- ha detto – che tutte le istituzioni, senza distinzioni di parte, sostengano i diritti dei 300 lavoratori che da tempo vivono nella precarietà”

“E’ necessario che tutte le istituzioni, senza distinzioni di parte, sostengano i diritti dei 300 lavoratori che da tempo vivono nella precarietà. Questo stabilimento ha le capacità per restare nel mercato e realizzare produzioni di eccellenza.” Con queste parole la consigliera regionale PD Anna Paris interviene al presidio dei lavoratori senesi della Beko Europe. “Seguo con preoccupazione le vicende dello stabilimento della Beko Europe di Siena, la multinazionale turca che ha perfezionato la fusione con Whirlpool, rilevandone i cinque siti produttivi presenti in Italia, tra cui anche Siena, da tempo ed soprattutto dal settembre 2023. Da allora, dichiara Anna Paris, è stato confermato il continuo ricorso alla cassa integrazione e, a fronte del sofferto passaggio societario, la stessa Beko Europa non ha ancora presentato un piano industriale per gli stabilimenti Italiani e, anzi, ha annunciato le chiusure degli stabilimenti in Polonia e in Gran Bretagna. A completamento di questo quadro allarmante, ad oggi, non c’è neppure una data di convocazione del tavolo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mentre la Regione Toscana riceverà i lavoratori senesi il prossimo 8 ottobre.  Da qui la mia partecipazione al presidio di giovedì 12 settembre promosso dai sindacati (FIOM CGIL di Siena unitariamente con Fim Cisl e Uilm Uil) che purtroppo non ha visto la partecipazione di tutte le istituzioni, come mi aspettavo; l’assenza dei rappresentanti della Giunta comunale di Siena non è passata inosservata. Il mio pensiero e la mia solidarietà, prosegue Anna Paris,  va soprattutto ai 300 lavoratori e le loro famiglie. E’ necessario che tutte le istituzioni sostengano i loro diritti e la loro dignità, dobbiamo condannare l’operare unilaterale di questa multinazionale e difendere uno stabilimento italiano che ha le capacità per restare nel mercato e realizzare produzioni di eccellenza. Oggi le potenzialità di questa fabbrica sono utilizzate solo al 30% delle proprie possibilità ed i lavoratori non riescono neppure a confrontarsi con la nuova proprietà.  Come rappresentante della Regione Toscana, conclude Paris, e come senese mi impegnerò affinché vengano percorse tutte le strade per garantire l’esistenza di questo importante polo produttivo.”